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L’anno sta volgendo al termine, e abbiamo deciso di fare una classifica un po’ innovativa, costruendola insieme ai lettori.
Abbiamo dunque chiesto su Instagram quale fosse, secondo i nostri follower, un libro letto nel 2021 (ma non necessariamente uscito quest’anno) da consigliare, e perché. Ci hanno risposto davvero tantissime persone consigliando di tutto e di più: dalla narrativa ai saggi, dagli indipendenti ai grandi classici, dalle nuove uscite a quelle meno recenti, tutti spunti bellissimi da inserire nel catalogo dei libri da leggere nel 2022 oppure, perché no, sotto l’albero di Natale.
Ecco alcune delle migliori risposte (più in basso si può trovare il post completo) che vanno a formare la nostra, anzi, pardon, la vostra classifica:
La saga dei Florio di Stefania Auci (consigliato da @angelapalazzi1)
«”I leoni di Sicilia” e “L’inverno dei leoni”: la saga dei Florio affascina ed appassiona con una ricostruzione storica fatta dall’autrice in maniera magistrale è mai monotona. Secondo me Stefania Auci ha scritto due capolavori»
“Come vento” di Odiblue (consigliato da @emanuela.mortari)
«Io resto nel campo degli esordienti. Ho adorato Come Vento di @odiblue. Mia “compagna” di casa editrice. Un “low” fantasy che mescola avventura e una storia d’amore tormentata, scritto in modo davvero poetico, con un messaggio ecologico forte, facendo capire quanto l’uomo debba essere artefice consapevole del proprio destino».
“Middlesex” di Jeffrey Eugenides (consigliato da @nancy_r91_)
«Middlesex perché nonostante la mole si legge tutto d’un fiato, in un percorso di accettazione di se stessi non facile in una società binaria in cui le cose o sono bianche o sono nere invece siamo ricchi di sfumature e dovremmo essere tutti più inclusivi e liberarci dalla visione obsoleta del mondo!»
“Molto forte, incredibilmente vicino” di Jonathan Safran Foer (consigliato da @lestoriedidonnajacinta)
«Lo consiglio perché è un libro intenso, commovente e poetico, di una poesia senza eguali. Con la scusa di parlare del lutto di una vittima dell’11 settembre (in alcun modo incentrato su questo evento, appena menzionato), in realtà il libro è un modo meraviglioso con cui l’autore affronta il tema del distacco e dell’amore, balsamo alle ferite che ci infligge la vita. Questo libro è una carezza all’anima. In un mondo in cui cinismo e violenza fanno da padroni, libri così sono tesori preziosi».
“Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes (consigliato da @psicoterapeutamarzia)
«È la storia vera, pazzesca, di un uomo con 24 personalità (o “persone”, come preferisce definirle lui)»
“I Goldbaum” di Natasha Solomons e “Il gioco della vita” di Mazo de la Roche (consigliati da @mariatsandra)
«I Goldbaum di Natasha Solomons e Il gioco della vita di Mazo de la Roche. Probabilmente non li avrei mai considerati se il Centro Internazionale del Libro Parlato non me li avesse assegnati per farne, appunto, dei libri parlati. Due romanzi molto diversi, ma scritti con eleganza e brillantezza. Il primo, del 2019, ci fa vivere gli anni che precedono e danno inizio alla Grande Guerra. Il secondo, scritto nel 1929, sembra uscito oggi per la prima volta, tanto è attuale e moderno. Belli, veramente!»
“Il treno dei bambini” di Viola Ardone (consigliato da @luisamelotti)
«È il racconto di un pezzo di storia del dopoguerra poco conosciuto: la solidarietà delle famiglie del Nord che hanno ospitato bambini del Sud in difficoltà»
“Riparare i viventi” di Maylis de Kerangal (consigliato da @an.cora74)
«È un libro molto delicato, scritto benissimo, sul passaggio fine vita donazione organi. Non è un saggio. È una storia realistica che fa pensare…»
“Il porto dei sogni incrociati” di Bjorn Larsson (consigliato da @quellochecucinoio)
«Cinque personaggi principali che incrociano le loro vite nello sfondo di porti nordici. Storia strana ed avvincente»
“L’ignoranza delle persone colte” di William Hazlitt (consigliato da @scott_the_cavalier_king)
«Diretto, paradossale e provocatorio saggio sull’ignoranza delle persone colte. Sono 7 saggi tratti da “Table Talk” la rubrica che l’autore tenne sul “London Magazine”. Testo di sconcertante attualità specie se letto oggi alla luce del presente»
“Tutte le storie tristi sono false” di Daniel Nayeri (consigliato da @alle.ronzoni)
«È una storia vera raccontata dal protagonista… un libro poetico, commovente che parla del potere delle storie, delle parole. Originale, delicato e inaspettato».
“La canzone di Achille” di Madeline Miller (consigliato da @anton.disanto)
«Perché? Bè, perché l’ho semplicemente adorato. Storia bellissima, struggente e coinvolgente, personaggi epici, stile di scrittura magnifico».
“Dracula” di Bram Stoker (consigliato da @emanuele_barengo)
«Io solitamente non seguo le nuove uscite. Il libro che consiglio è “Dracula” di Bram Stoker. È grande classico scritto in modo molto originale attraverso molteplici punti di vista. A me è piaciuto molto soprattutto per lo stile narrativo, al punto che ho deciso di provare a scrivere un racconto con uno stile simile»
“Nureyev. La vita” di Julie Kavanagh (consigliato da @lauras2918)
«Bellissimo completo e coinvolgente sia per chi ama la danza ma anche per chi vuole conoscere o approfondire la vita del più grande ballerino del secolo»
“Il ballo delle pazze” di Victoria Mas (consigliato da @ivanacervi)
«Il ballo delle pazze di Victoria Mas è ambientato fine ottocento nel manicomio femminile della Salpétrière»
“La risata amara – La morte della commedia all’italiana” di Cesare Paris (consigliato da @zero_zucchero75)
«Raramente ho letto un libro (che poi è un saggio) scritto così bene… pazzesco, mamma mia…»
“Cambiare acqua ai fiori” di Valérie Perrin (consigliato da @mary_perrella)
«È un libro ambientato in un cimitero, che parla di lutti ma trasmette una forza e una serenità incredibile»
“Il cavaliere d’inverno” di Paullina Simons (consigliato da @ester.btt)
«Il cavaliere d’inverno è ambientato durante la seconda guerra mondiale in Russia. Inizi a leggerlo e non ti fermi più»
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