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(4,5 / 5)
Mi ha fatto “tifare” come una ragazzina
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Ho letto “Sopravvissuto – The Martian” di Andy Weir, romanzo da cui è stato tratto l’omonimo film (che non ho visto se non a lettura finita). In realtà il titolo originale in italiano è “L’uomo di Marte” ma come spesso accade quando viene lanciato un film di successo, poi il libro inizia a uscire con il titolo del film.
In sintesi, una violenta tempesta costringe alcuni astronauti in missione su Marte a ritornare sulla Terra. Tutti, tranne Mark Watney che viene colpito da alcuni detriti e viene dato per morto. Invece è vivo e vegeto e, abbandonato dai suoi compagni, dovrà sopravvivere da solo nel campo base, con il suo ingegno e pochissime risorse, aspettando i soccorsi.
Ecco tre buoni motivi per leggerlo:
Non fatevi ingannare dalla trama che ho raccontato prima: non è il solito polpettone sulla riflessione introspettiva della vacuità della vita umana in solitudine. Anzi, il protagonista nonostante le difficoltà cerca di essere ottimista e di confidare nella conoscenza, sua più grande alleata, è un chiacchierone e non gli manca l’ironia. (Positivismo? Può darsi. E meno male).
Perché nonostante il protagonista si affidi spesso alle leggi della chimica, fisica e tecnologia, non è un libro incomprensibile, anzi spiega tutto abbastanza facilmente. Se poi nella realtà le cose sono davvero così facili, questo è un altro paio di maniche: comunque l’autore, figlio di un fisico, si è documentato a lungo prima di scrivere il libro.
Perché era da tempo che non mi succedeva di “tifare” così tanto per il protagonista di un libro. Per rendere l’idea, avete mai visto “La storia infinita” quando il protagonista, Bastian, leggendo il libro inizia a urlare: «Forza Atreju, non mollare!»? Ecco, sembravo io.
E poi (motivo bonus) perché il protagonista ascolta tanta buona musica, da David Bowie ai Bee Gees. Certo, è costretto perché non ci sono altri mp3 a disposizione, ma ce ne faremo una ragione.
Il libro è stato inizialmente autoprodotto come e-book nel 2011, poi è stato pubblicato in edizione cartacea nel 2014, e appena un anno dopo è diventato un film. Naturalmente, incuriosita, dopo aver letto il libro ho visto anche la trasposizione cinematografica. Il film è godibile, anche se un po’ di cose sono state tagliate, e il protagonista è decisamente più simpatico nel libro.