Oscar 2021: tutti i film tratti da libri, titoli e trame

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Tutti pronti per la notte degli Oscar 2021? La 93esima edizione del premio più prestigioso del cinema si terrà il 25 aprile (a causa del fuso orario, noi in Italia la potremo seguire dalle 00.15 e fino alle 5 del mattino di lunedì 26), ed è stata organizzata due mesi dopo a quanto originariamente previsto a causa della pandemia.

Se avete visto e amato i film candidati agli Oscar, ecco le storie che sono state tratte dai libri, in attesa di conoscere quali pellicole e quali attori porteranno a casa la famosa statuetta:

Oscar 2021 – Candidati a miglior film

  • La vita davanti a sé: tratto dal romanzo omonimo scritto da Romain Gary
    Eroe di guerra, diplomatico, cineasta, Romain Gary si suicidò il 3 dicembre 1980. La sua scomparsa fece scalpore ma il vero colpo di scena arrivò quando, pochi mesi dopo la morte, si scoprì che Gary ed Emile Ajar, autore del romanzo “La vita davanti a sé”, erano in realtà la stessa persona. Il libro, che narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, vinse il Goncourt inaugurando uno stile gergale da banlieu e da emigrazione, cantore di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi.
  • Cartoline di morte: tratto dall’omonimo libro di James Patterson e Liza Marklund
    Una scia di morte attraversa l’Europa. Sono giovani, belli, felici. Sono giovani coppie in viaggio di nozze, in giro per le più importanti capitali europee. Hanno tutta la vita davanti. Ma sono morti che camminano. Perché qualcuno li uccide e ricompone i cadaveri in pose enigmatiche, li fotografa con una Polaroid e poi invia la foto a un giornalista del quotidiano locale. Ma quel giornalista sa che cosa lo aspetta, perché pochi giorni prima ha ricevuto una cartolina dai killer, una cartolina di morte. Roma, Francoforte, Copenhagen, Parigi… e Stoccolma. Jacob Kanon, detective del NYPD, è l’unico sulle tracce dei killer, ma è sempre un passo indietro. Eppure non si arrende, non può cedere, perché ha un motivo del tutto personale per fermare la strage. Ora, finalmente, è a pochi passi dalla soluzione. Stoccolma potrebbe essere l’ultima tappa della catena di omicidi. Tutto dipende da una giornalista svedese, la giovane e agguerrita Dessie. Lei ha ricevuto l’ultima cartolina di morte e solo lei può aiutare Kanon, prima che i killer mettano in atto una contromossa imprevista. O forse l’hanno già fatto?
  • Nomadland: si tratta dell’adattamento cinematografico del libro della giornalista Jessica Bruder “Nomadland – Un racconto d’inchiesta”
    Ogni giorno in America, il Paese più ricco del mondo, sempre più persone si trovano a dover scegliere tra pagare l’affitto e mettere il cibo in tavola. Di fronte a questo dilemma impossibile, molti decidono di abbandonare la vita sedentaria per mettersi in viaggio. In un mondo in cui basta un ricovero in ospedale al momento sbagliato per mandare in fumo i risparmi di una vita, in cui la previdenza sociale è praticamente inesistente e il peso dei debiti spinge molti alla disperazione, donne e uomini in età da pensione hanno iniziato a migrare da un lato all’altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l’altro. Tra loro Linda May: una nonna di 64 anni, dai capelli grigi, che vive viaggiando su un 28 piedi e che nel film in uscita tratto da questo libro è interpretata dall’attrice Premio Oscar Frances McDormand. ‘Nomadland’, nato dall’inchiesta «Dopo la pensione» ci accompagna in un viaggio attraverso la vita, i sogni e le speranze di questi nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella.
  • Zack Snyder’s Justice League: tratto dai fumetti DC

Candidata a miglior attrice protagonista

  • Andra Day – The United States vs. Billie Holiday: il film è tratto dal libro “Chasing the Scream” scritto da Johann Hari.

Candidata a miglior attrice non protagonista

  • Glenn Close – Elegia Americana: il film è tratto dall’omonimo libro di memorie di J.D. Vance
    I nonni di J.D. sono sporchi, poveri e innamorati quando emigrano giovanissimi dalle regioni dei monti Appalachi verso l’Ohio nella speranza di una vita migliore. Ma quel sogno di benessere e riscatto è solo sfiorato, perché prima di diventare uomo il loro nipote lotterà a lungo con la miseria e la violenza domestica: una madre tossicodipendente, patrigni nullafacenti che si susseguono uno dopo l’altro, vicini di casa alcolisti capaci solamente di sopravvivere con i sussidi e lamentarsi del governo, in una regione in cui i tassi di disoccupazione sono sempre più alti e l’abbandono scolastico è alle stelle. Eppure quella che J.D. Vance racconta senza indulgenza ma con un amorevole orgoglio di appartenenza non è l’eccezione ma è la storia, in filigrana, di un Paese intero, di quel proletariato bianco degli Stati Uniti che nelle recenti elezioni presidenziali ha espresso la sua frustrazione portando alla vittoria Donald Trump.

Candidato a migliore sceneggiatura non originale

  • Ramin Barhani – La tigre bianca: si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Aravind Adiga
    Seduto alla sua scrivania, l’imprenditore autodidatta Balram Halway, detto la Tigre Bianca, scrive sette lucide e impietose lettere al primo ministro cinese che si appresta a visitare l’India. Gli racconta delle proprie origini e delle propria storia: la storia di un ragazzo di una delle caste piú basse che da un fangoso villaggio all’interno del paese (dove «ogni buona notizia si tramuta in una cattiva notizia, e in fretta») arriva a New Delhi, dove mall luccicanti, sontuosi palazzi e auto tirate a lucido da magri autisti in ciabatte si accostano a bordelli di lusso con bionde prostitute dell’Europa dell’est. Qui, nel nuovissimo quartiere di Gurgaon, Balram Halway assiste alla progressiva e inarrestabile corruzione del suo padrone, ne assimila la mentalità e intuisce che il modo per fuggire dalla gabbia della miseria esiste: commettere un omicidio, rubare e mettersi in proprio. Grazie a un duro lavoro, a pasti trangugiati in fretta, a un codice morale dettato dalle necessità produttive, ma soprattutto applicando le auree regole degli affari apprese da Mr Ashok, il suo defunto ex principale, il successo non tarda ad arrivare. Per il futuro si vedrà: forse potrebbe investire parte del proprio capitale in una scuola per bambini poveri di Bangalore: una scuola piena di Tigri Bianche, in cui non si parla né di Gandhi, né dei 36 milioni di divinità indiane.

Candidato a miglior film internazionale

  • Shàonián de nǐ: il film è l’adattamento cinematografico del romanzo di Jiu Yuexi “Shàonián de nǐ, rúcǐ měilì”

Candidato a migliore fotografia

  • Dariusz Wolski – Notizie dal mondo: la pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Paulette Jiles.
    Texas, 1870. All’indomani della Guerra civile, l’anziano capitano Jefferson Kidd, veterano di guerra e stampatore in pensione, si guadagna da vivere spostandosi da una città all’altra e leggendo ad alta voce i giornali per un pubblico pagante e affamato di notizie dal mondo.
    Un giorno, a Wichita Falls, Kidd viene avvicinato da Britt Johnson, un nero libero che fa il trasportatore. Sul suo carro c’è una bambina di una decina d’anni, vestita alla maniera Comanche con una tunica di pelle di daino con quattro file di denti d’alce cuciti sul petto. I capelli sono del colore dello zucchero d’acero, con una penna d’aquila e due piumini legati a una ciocca, e gli occhi, azzurrissimi, di una bambola di porcellana.
    A quanto ne sa l’agente che l’ha riscattata, si tratta di Johanna Leonberger, catturata dagli indiani quattro anni prima, quando ne aveva sei. I genitori e la sorellina più piccolo sono morti nell’assalto, ma ci sono dei parenti, uno zio e una zia, a San Antonio. Per cinquanta dollari, Kidd potrebbe affrontare un viaggio di tre settimane e riportarla alla sua famiglia?
    Uomo d’onore, il capitano accetta, sapendo che altrimenti nessun altro aiuterà la bambina. L’incarico, tuttavia, si rivela ben più arduo del previsto. Nei quattro anni trascorsi con i Comanche, Johanna ha dimenticato la lingua materna e le buone maniere, non intende salire sul carro nè mettersi le scarpe, e tenta di scappare appena se ne presenta l’occasione.
    Una volta avventuratisi nel deserto, in una terra ostile e crudele, popolata da ambigui e pericolosi personaggi, al capitano e alla bambina non resta che imparare a conoscersi e fidarsi l’uno dell’altra per sopravvivere.

Candidato a migliori costumi

  • Alexandra Byrne – Emma.: la pellicola è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen
    Pubblicato anonimamente nel 1815, il romanzo scritto da Jane Austen racconta la storia di Emma Woodhouse, una donna bella, ricca e intelligente, vanitosa ed egocentrica, non le interessa l’amore romantico e ritiene quindi di non doversi sposare, sebbene le consuetudini della società del tempo vedano nel matrimonio l’unica ragione di vita di una donna. Tuttavia Emma si diverte tantissimo nel cercare di combinare matrimoni tra amici e conoscenti, fino a che una serie di fraintendimenti, causati dalla cecità della protagonista di fronte ai suoi sentimenti e a quelli degli altri, porta il racconto a prendere una piega quasi da “commedia degli equivoci”. Jane Austen, scrivendo il romanzo, diceva: “Sto lavorando a un’eroina che non piacerà a nessuno, se non a me”, poiché Emma, così poco equilibrata, snob e viziata, è completamente diversa dagli altri personaggi femminili presenti nelle sue opere. Il personaggio sarà comunque in grado di generare empatia nel lettore ed alla fine, Emma verrà costretta a prendere coscienza della realtà, in quella che è una satira divertente e spietata non solo dei costumi della società ottocentesca, ma anche della vanità e dell’egoismo umani.
  • Massimo Cantini Parrini – Pinocchio: la pellicola è basata sul romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi
    “C’era una volta… Un re! diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato: c’era una volta un pezzo di legno”. Così ha inizio uno dei più celebri romanzi della letteratura, non solo per ragazzi, di tutti i tempi. Pubblicato per la prima volta nel 1881, Le avventure di Pinocchio ha ottenuto da subito un enorme successo popolare, diventando una delle opere più lette al mondo. Il personaggio creato da Carlo Collodi, il vivace Pinocchio, è un burattino umanizzato e combinaguai, con la brutta abitudine di raccontare bugie e con un grande sogno: diventare un bambino vero. Il racconto lo vede crescere e maturare, attraverso peripezie, frequentazioni di cattive compagnie, trasformazioni, regole trasgredite, pentimenti, condanne e prigionie, ma alla fine Pinocchio riuscirà a divenire un bambino in carne e ossa. La sua storia, emblema del passaggio dalla magica libertà infantile alle responsabilità dell’età adulta, è universalmente nota ed è stata più volte ripresa da cinema, televisione e teatro e la simpatia suscitata da Pinocchio, così vicino nelle sue debolezze a tutti noi, resta immutata per generazioni di lettori, grandi e piccoli. Le avventure di Pinocchio, infatti, non è solo un romanzo dedicato al mondo dell’infanzia, ma un romanzo che parla all’uomo, all’eterno fanciullo che esiste nel profondo di ognuno di noi e a cui sempre piace sentire l’antica favola del divenire umano.

Candidato a migliori effetti speciali

  • Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones e Santiago Colomo Martinez – L’unico e insuperabile Ivan: la pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo per bambini scritto da Katherine Applegate
    La storia è raccontata in prima persona da Ivan, un gorilla schienagrigia che vive nello zoo annesso a un centro commerciale insieme a Stella, una vecchia e saggia elefantessa, e Bob, un cane randagio cinico e buffo. Ivan adora disegnare, e ogni sera condivide questa passione con Julia, la figlia dell’uomo delle pulizie che gli regala sempre carta e pennarelli per dipingere. Un giorno arriva una piccola elefantina, Ruby, e Stella subito la adotta, anche se ha paura che la piccola, come lei, passi la vita in quella gabbia. Quando sente che la propria fine si sta avvicinando, Stella fa promettere a Ivan che farà di tutto per liberare Ruby e gli parla della riserva naturale, un luogo dove gli animali sono trattati bene e vivono con i loro simili. Ivan allora inizia a dipingere un enorme disegno in cui è raffigurata proprio la riserva, con le giraffe, gli elefanti e gli altri animali, e su cui a fatica traccia la scritta “home”. Julia capisce subito cosa significa e lo appende all’ingresso del centro commerciale. L’enorme disegno suscita subito un grande interesse presso l’opinione pubblica, che chiede a gran voce il trasferimento degli animali nella riserva. Ed è ciò che succede. Qualche settimana dopo troviamo Ivan inserito in un gruppo di gorilla formato da tre femmine e un giovane maschio. Lui assume subito il ruolo che gli è naturale, cioè quello di capobranco, e dopo qualche tempo inizierà anche a corteggiare la bella e fiera Kinyani.

Candidato a miglior sonoro

  • Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders e David Wyman – Greyhound – Il nemico invisibile: la pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo “The Good Shepherd” scritto da Cecil Scott Forester