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4.5 out of 5 stars (4,5 / 5) Un’avventura fantastica, non aspettatevi il film: il libro è molto di più.


Forza, alzi la mano chi non ha provato un moto di simpatia (o nostalgia) guardando l’immagine che ho utilizzato. Anche se, vi avverto, l’universo fantastico di Michael Ende non è quello del film – diventato poi saga cinematografica – de “La Storia Infinita”: il libro (Longanesi, 1981) è molto di più.

La trama è comunque sostanzialmente simile: racconta le avventure di Bastian Bux (Bastiano Baldassarre Bux), chiamato a trovare un modo per salvare il regno di Fantàsia con tutti i suoi personaggi.

Tre buoni motivi per leggerlo:

Per scoprire un mondo decisamente più vasto rispetto a quello raccontato nei film (il terzo lungometraggio poi, per nulla aderente al libro, che cerca di strizzare l’occhio agli adolescenti più che ai bambini, è veramente insopportabile).

Per scoprire come l’autore avesse curato non solo il contenuto ma anche, con un interessante esperimento, la grafica del testo (per questo serve la versione cartacea): le parti in rosso riguardano il mondo di Bastiano, quelle in verde Fantàsia. Tuttora il romanzo viene citato nei corsi universitari di grafica editoriale.

Perché è uno di quei romanzi di formazione immortali, che piacciono sia ai bambini sia agli adulti.

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