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Ero in vena di leggere qualcosa di divertente e, scorrendo i libri proposti dal Kindle, mi è apparso “Dente per dente” di Francesco Muzzopappa, edito da Fazi nel 2017. L’ho acquistato e non ho sbagliato, ecco perché.
La trama in breve
Leo non ha una vita particolarmente entusiasmante: ha perso due dita di una mano quando era ragazzino e lavora al MU.CO (Museo di Arte Contemporanea, rigorosamente inventato) di Varese, che ospita le opere più scadenti dei grandi artisti. Ha però una fidanzata di cui è perdutamente innamorato, che però è molto cattolica e non vuole “consumare” prima del matrimonio. Lui fa buon viso, fino a quando non la scopre a letto con un super modello. Allora, per vendicarsi nei confronti della sua cattolicissima ex, decide di infrangere tutti e 10 i comandamenti… a modo suo. Parte dunque una serie di esilaranti peripezie.
Perché leggerlo
1 È fondamentalmente esilarante. In “Dente per dente” è tutto surreale, ma d’altronde non potevamo né volevamo aspettarci altro: il protagonista è buffo, il suo amico è ancora più buffo e le situazioni in cui Leo viene catapultato sono ancora più buffe. Si ride, e tanto, anche grazie all’ironia corrosiva con cui l’autore descrive Leo e la fidanzata, due persone che non potrebbero essere più diverse (per fortuna di Leo, oserei dire).
2 È un libro per tutti: scritto bene, molto leggibile, le sue poco più di 200 pagine scivolano via come un bicchier d’acqua mentre si è impegnati a leggere le improbabili avventure di Leo.
3 Leo è il classico antieroe che non può che ingraziarsi la simpatia del lettore, e l’autore costruisce bene il libro proprio intorno a questo personaggio, con qualche sfumatura politicamente (e religiosamente) scorretta. Leo ha perso due dita da piccolo, è il classico “sfigato”, ha un lavoro che non lo soddisfa in un posto oggettivamente brutto, mentre la fidanzata per contro è la classica ricca viziata con il “papi” spaccone e qualche chilo di ipocrisia di troppo. Insomma, se ci pensiamo sono i tradizionali ingredienti di una commedia che non smette mai di stancare.