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I rapporti madre-figlia che influenzano tutta la vita
Ho comprato quasi subito, appena uscito, il nuovo libro di Amélie Nothomb “Colpisci il tuo cuore”, edito nel 2018 da Voland. Con l’ineguagliabile stile Nothomb, questa volta a essere passati in rassegna sono i rapporti tra madri e figlie, raccontando la storia della bellissima e ammiratissima Marie, che rimane incinta a soli 19 anni, e della sua figlia non voluta, Diane, che cresce senza l’affetto materno, intrappolata in una sorta di eterna rivalità.
Ecco tre buoni motivi per leggerlo:
1 Perché la narrazione è diretta, sintetica, e parla “senza peli sulla lingua”, in pieno stile Nothomb, con un ritmo vivace come sempre. Qui, però, la scrittrice abbandona un po’ il suo tradizionale sarcasmo per un libro più crudele e distruttivo che ironico e leggero. Ma comunque bellissimo.
2 Perché non è banalmente il racconto di una crisi familiare: è molto di più, e si incentra sui rapporti tra genitori e figli (in questo caso tra madri e figlie) che non sono sempre facili. Fraintendimenti, atteggiamenti dettati dall’inconscio, parole che rimangono, ricordi che finiscono per influenzare l’intera esistenza di una persona.
3 Perché parla anche di come cambia la nostra percezione delle persone a seconda dei ruoli in cui le conosciamo, e in cui le inquadriamo. E dunque un’ottima lavoratrice può diventare una pessima madre, ribaltare il modo in cui la guardiamo, e viceversa.