Tre buoni motivi per leggere “Un incantevole aprile” di Elizabeth Von Arnim

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4.5 out of 5 stars (4,5 / 5)
Un bella sorpresa, per gli amanti del buonumore e dei piccoli piaceri della vita


Come definire “Un incantevole aprile” scritto da Elizabeth Von Arnim nel 1923 (l’ho letto nell’edizione di Fazi del 2017)? Io l’ho trovato… una bella sorpresa, e nei tre motivi vi spiegherò il perché.

La trama, in breve: quattro donne inglesi che si conoscono a malapena, ognuna alle prese con diversi problemi e con una noiosa routine quotidiana, decidono di concedersi una “piccola follia” e di affittare – unendo i risparmi – un castello sulla riviera ligure, per il mese di aprile. Questa vacanza le cambierà profondamente, aprendo nuove prospettive e un nuovo modo di intendere la vita più slegato dalle convenzioni e dalle regole della società.

Ecco tre buoni motivi per leggerlo:

1 Perché, come ho scritto prima, è un libro che stupisce: sinceramente non mi aspettavo da un’autrice con una vita sentimentale non propriamente felice (all’inizio del libro c’è una piccola biografia) una scrittura così fresca, frizzante e fortemente ironica. Insomma, ci si diverte.

2 Perché i personaggi sono indimenticabili e caratterizzati benissimo, ognuno con i suoi dilemmi (che talvolta fanno anche sorridere, come quelle di Mr. Wilkins o Rose) e il suo carattere. C’è una donna vivace che scalpita per vivere un’avventura che possa smuovere la sua vita “piatta”, una donna timorata di Dio messa in crisi dal mestiere “non convenzionale” (e buffo, aggiungo io) del marito, un’altra donna che si sente sola, e una – forse il personaggio più complesso e bello – intrappolata dalla sua stessa bellezza, che cerca pace e sentimenti veri.

3 Perché – e questo è un motivo puramente personale – è ambientato nella mia splendida Liguria e la scrittrice descrive il piccolo borgo immaginario di San Salvatore (che secondo i miei calcoli si trova tra Genova e La Spezia) come un vero paradiso terrestre, ricco di fiori, colori, profumi, tanto da risollevare la sorte delle ospiti. Eh si, la bellezza della Liguria fa miracoli… D’altronde io ho letto questo romanzo proprio nel mese di aprile, e proprio in Liguria.