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Quando il sito di servizi editoriali ‘Crea il tuo libro’ lanciò il concorso “Genesi del mondo nuovo”, eravamo nel pieno della pandemia del 2020, e quello che si chiedeva ad autori ed autrici era di immaginare, in qualsiasi forma – prosa, poesia, illustrazioni, graphic novel, fotografie, videro – il futuro dopo la pandemia.
Quando il libro, che raccoglie le quattordici opere vincitori nelle diverse categorie e più di altri 40 contributi dai lavori esaminati dalla giuria del concorso, vide la luce, pubblicato da Erga Edizioni nel 2021, eravamo agli inizi della più imponente campagna vaccinale di tutti i tempi. In tutti e due questi momenti era difficile capire come sarebbe stato il mondo quando avremo definitivamente superato questa lunga fase della storia globale.
Oggi, ad un ulteriore anno di distanza, dobbiamo constatare che la transizione non è ancora compiuta, e che gli immaginari che compongono il libro sono ancora tali: ipotesi di futuri possibili. Non solo, quindi, “Genesi di un mondo nuovo” è ancora attuale, ma è ancora una cartografia delle paure e delle speranze in cui viviamo. Un libro che continua ad essere in divenire, perché i lettori sono chiamati a fare la loro parte, a partecipare, grazie alle due peculiarità di un lavoro quasi unico nel suo genere.
Innanzitutto per la sua dimensione multimediale: ci sono opere in versi, racconti, illustrazioni, fotografie, lettere, elaborazioni grafiche, fumetti e video, quest’ultimi visibili attraverso i QR Code della App Vesepia. Con i QR Code l’immaginario visuale, che ormai domina il nostro mondo digitale, si deposita sul libro tradizionale, permettendo di trasformare le pagine in portali da cui aprire dei link, tra cui quello in cui si possono conoscere meglio i quattordici vincitori.
Ma la vera forza di ‘Genesi del mondo nuovo’ sono tutti i 57 lavori che si fondono in un’opera unitaria collettiva, a cui gli editor di ‘Crea il Tuo Libro’ hanno dato un ulteriore contributo, arrivando così a 60, cifra tonda.
È questa convergenza tra autori ed editor che ha dato al libro la sua forma, in cui viene immaginato un futuro post pandemico in cui il pianeta è diviso in due mondi. In uno è effettivamente andato tutto bene, e la specie umana ha ripreso la sua vita di sempre, anche grazie alle lezioni imparate durante la quarantena. Nell’altro è andato quasi tutto male, e i pochi uomini e donne rimasti sono asserragliati in una distopia mentre a governare ci sono delle api che hanno approfittato dello scacco degli umani per evolversi e diventare intelligenti e dominanti. Non è un’idea nuova: già un grande classico della fantascienza, ‘Il pianeta delle scimmie’, prefigurava la sostituzione dei sapiens con un’altra specie, ma in questo mondo nuovo i due percorsi alternativi convivono, si osservano, cominciano ad interagire.
Del resto, erano gli immaginari stessi dei partecipanti ad essere biforcati come i sentieri di Italo Calvino, grande maestro dei futuri alternativi.
Da una parte, quindi, la pandemia come possibilità di un ripensamento, come occasione di una presa di coscienza e opportunità di un miglioramento. Il lockdown, le limitazioni e le quarantene sono così uno spaziotempo che dà la possibilità di comprendere i nostri errori, correggere la rotta, decidere per un futuro migliore.
Dall’altra coloro che hanno percepito l’inquietudine di una crisi che non solo non è detto che ci abbia reso migliori, ma che addirittura potrebbe perderci, dannarci, per fare posto a qualcosa che ci prescinda. Come l’ape disegnata da Cristina Cantone, che è il filo d’Arianna tra i sentieri biforcati: perché il rischio di estinzione delle api è uno dei sintomi più evidenti della catastrofe ambientale che stiamo causando con le nostre stesse mani.
E perché un filo rosso che lega quasi tutte le opere è il ruolo della natura, che ci respinge per la violenza che la riserviamo ma poi è pronta a riconciliarsi con noi anche con la sua superiorità. Da questo punto di vista ‘Genesi di un mondo nuovo’ è venuto prima di ‘Dont’t look up’, il film evento di Netflix dell’estate 2021 e mantiene oggi tutto il suo messaggio di richiamo alla sostenibilità e alla cooperazione per non passare da una crisi a un’altra, da una minaccia di collasso a un’altra.
Ma se le api sono il filo, chi è Arianna? Non c’è un’Arianna sola, perché il cuore di questo libro è la sua dimensione collettiva: se c’è salvezza è nella cooperazione, nel rompere la gabbia dell’individualismo, anche quello autoriale, e affidarsi alla collaborazione. All’ascolto. Alle storie.
La verità è che la pandemia ci ha coinvolti tutti insieme come non vedevamo da tempo, e se la letteratura ci ha abituato alle narrazioni in cui la polifonia è data dai personaggi, in questo caso la polifonia è degli autori e delle autrici. Forse consapevoli di quanto la memoria sia a rischio quando perdiamo chi l’ha vissuta – pensiamo all’Olocausto – di sente l’urgenza di lasciare una testimonianza del nostro presente. Del resto è per questo che le storie si tramandano sin dalla notte dei tempi: per esistere in chi ascolterà in futuro.
Un libro, in realtà, è sempre frutto di un lavoro a più mani: chi crea, ma insieme a lui chi edita, chi impagina, chi dà la veste grafica, e infine chi pubblica. “Crea il Tuo Libro” è una bottega, una comunità di professionisti che con ‘Genesi di un mondo nuovo’ prova a portare il libro nell’era dello sharing ed Erga è il soggetto che in questo progetto ha creduto, puntando al rinnovamento di un artigianato editoriale che metta al centro chi ha un’idea e non ha tutti gli strumenti per darle una forma. Troppe storie rimangono chiuse in un cassetto perché non trovano chi si metta a loro disposizione, cucendo su di esse il giusto linguaggio, la giusta forma espressiva, il giusto stile. Ma nel mondo c’è spazio per tutti, con le loro storie.