Tempo di lettura: 1 minuto
(4 / 5)
Un ritratto coraggioso dell’Arabia Saudita dipinto da quattro ragazze “ribelli”
Come si vive a Riad, nella capitale dell’Arabia Saudita, se sei una ragazza che ha voglia di scoprire il mondo, la tecnologia, l’amore? “Ragazze di Riad” di Rajaa Alsanea (2005) riesce molto bene a descrivere tutte le contraddizioni di una società rigida come quella saudita, con le avventure di quattro giovani universitarie, amiche per la pelle, con quattro destini differenti.
Ecco tre buoni motivi per leggerlo:
1 È stato scritto nel 2005 da una donna nata nel 1980, che dunque all’epoca aveva 25 anni e utilizzava il web per scrivere. E dunque il libro, scritto come uno scambio di e-mail, ha uno stile fresco, leggero, scorrevole e coinvolgente. Proprio come quello di una qualsiasi ragazza proveniente da una qualsiasi parte del mondo.
2 Naturalmente il libro, pubblicato prima in Libano, non mancò di suscitare enormi polemiche all’interno della società saudita. Eppure, nel 2006 Rajaa Alsanea è stata votata come intellettuale araba dell’anno.
3 Vengono affrontati quattro tipi di situazioni per nulla rare in Arabia Saudita: una ragazza in continua lotta contro le tradizioni familiari e contro la propria debolezza, una ragazza per metà araba e per metà americana incapace di sopportare le restrizioni della società saudita e dunque vittima della maldicenza, una ragazza ferita da un amore che la condizionerà per la vita, e un’ultima protagonista, forte e decisa a conquistare l’uomo che ama, e la libertà (seppur all’estero).