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(5 / 5)Il ritorno della Ferrante in stile “Amica Geniale”
Quando ho deciso di leggere “La vita bugiarda degli adulti” di Elena Ferrante (edizioni e/o, 2019) non sapevo bene cosa aspettarmi. La paura più grande era di rimanere delusa dopo la saga dell'”Amica Geniale” che mi è piaciuta davvero molto. Invece questo nuovo libro della Ferrante (o di chiunque si celi dietro a questo pseudonimo) ha retto bene, ecco perché:
1 Perché il romanzo – anche se non così articolato come l'”Amica Geniale” – riporta ancora una volta in una Napoli popolata da personaggi controversi, diversissimi tra loro, tra i quali la giovane protagonista Giovanna crescerà.
2 Perché torna quella contrapposizione, che già si vedeva nella saga dell'”Amica Geniale”, tra l’ipocrisia di una certa classe agiata e colta, e la genuinità – seppur mescolata alla rozzezza e all’ignoranza – di chi rimane ancorato alle proprie radici umili. Di nuovo, nella psicologia dei personaggi di questo romanzo, nulla è come sembra (e crescendo Giovanna si accorgerà proprio di questo, della “vita bugiarda degli adulti”).
3Mette nel corpo e nello spirito quella sana voglia di aspettare e leggere il seguito: questo è probabilmente solo l’inizio di una nuova promettente saga, si capisce dal finale, che non vi svelo. Insomma, speriamo in una serie di romanzi che possa appassionare come l'”Amica Geniale”, l’inizio d’altra parte è promettente. Evviva!