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Ho letto con vero piacere “Connessione a rischio” di Emanuela Mortari (Another Coffee Stories, 2021) che come me fa la giornalista a Genova, e ho scoperto, oltre che una brava autrice, anche una nuova casa editrice – nata nel 2020, in mezzo alla tempesta! – che tratta i libri con cura, e si vede.
La trama, in breve: Gloria, 30 anni, programmatrice (e giocatrice) di videogame si imbatte in un misterioso sconosciuto in treno. Preda di un vero colpo di fulmine, decide di scoprire di più su di lui per conoscerlo e sedurlo, ma si troverà invischiata in una partita pericolosa: Alberto, biologo, è in fuga da una situazione di ricatti con pesanti violazioni della privacy e ricerche legate alla bioinformatica. Insieme ai suoi inseparabili amici, Gloria cercherà di tirarlo (e tirarsi) fuori dai guai.
Insomma, il suo giallo è stato proprio una bella sorpresa, ecco perché:
1 Perché tratta un tema molto attuale: violazione della privacy, cyber security, big data. E infine inevitabilmente legalità , ma soprattutto etica: fino a che punto ci si può spingere, con il pretesto della sicurezza, per scavare nei nostri dati personali e raccoglierli? Da chi sono custoditi e che fine possono fare questi enormi database? Possono essere utilizzati a fin di bene, a scopo di lucro, o addirittura per ricattare? Non possiamo non pensare, in questo senso, ai colossi informatici come Google, Facebook, Amazon e così via. E a quello a cui volente o nolente ci stiamo abituando quando, indolenti (e molte volte costretti anche solo per tenerci al passo con il lavoro) premiamo su “accetta” quando scarichiamo una app sui nostri device e questa ci avvisa che, per funzionare, ha bisogno dell’accesso ai nostri dati. L’autrice, come spiega nei ringraziamenti, non si è affidata al caso: ha seguito le indicazioni di biologi, professori universitari ed esperti di protezione di dati.
2 Per i personaggi che a mio parere sono molto ben strutturati. In Gloria e nei suoi amici si possono rispecchiare davvero tante persone della sua generazione (30-40enni): allo stesso tempo eterni ragazzi e professionisti capaci, con tutte le loro sfaccettature, complessità , contraddizioni e lati di luce e ombra. C’è Gloria, spensierata casinista, la sua migliore amica Serena (che credo di aver individuato nella realtà , ma non dirò altro) compagna di mille momenti belli e brutti, l’inseparabile Dave con cui Gloria ha avuto una relazione, il sociopatico e geniale Stefano, il misterioso Alberto, e tanti altri. Ho gradito anche tantissimo i numerosi riferimenti da “nerd” ai videogiochi e, ovviamente, l’ambientazione nella “mia” Genova, ancora ferita dopo il crollo del ponte Morandi.
3 Perché la lettura è davvero piacevole e scorrevole, il libro è curato bene e tutto torna. Anche se il tema della cyber security può sembrare complicato, è affrontato in maniera semplice e contornato da una trama con un ritmo vivace e personaggi che tengono il passo.