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Quando ho visto in libreria “Miti del Nord” di Neil Gaiman (Mondadori, 2018) non ho potuto fare a meno di comprarlo: d’altronde unisce l’antica mitologia, argomento che da sempre mi interessa, e la narrazione ironica e vivace di Neil Gaiman, autore che ho adorato in “Good Omens”.
Lungo un arco narrativo che inizia con la genesi dei nove leggendari mondi della mitologia del nord, l’autore ripercorre le avventure e le gesta di dèi, nani e giganti. Che Gaiman fosse particolarmente affezionato ai miti norreni era chiaro: in “American Gods” (suo romanzo che è diventato poi anche una serie tv su Amazon Prime Video) uno dei protagonisti è proprio Odino.
Ecco tre buoni motivi per leggere “Miti del Nord”:
1 Come ho già scritto, la narrazione è brillante e vivace, condita dall’inconfondibile ironia di Neil Gaiman (che comunque, a mio parere, poteva spingersi anche un po’ più oltre) che fa rivivere Odino, Thor, Loki, Freja e tutti gli dei nordici e ce li fa osservare sotto una nuova lente.
2 D’altronde, mentre sappiamo quasi tutto sulla mitologia greca e romana (parenti strette, anzi strettissime), conosciamo molto poco la mitologia norrena. Da brava nerd, io l’ho conosciuta molti anni fa giocando ad “Age of Mythology”, un bellissimo gioco di strategia in stile “Age of Empires” in cui il ruolo degli dei delle varie civiltà è fondamentale, dunque mi sono divertita leggendo il libro di Gaiman perché riuscivo a riconoscere vari personaggi ed esseri fantastici. Ma, chiusa questa parentesi, possiamo dire che ultimamente abbiamo sentito parlare della mitologia del nord solo grazie al grande successo dei film Marvel: con i vari cicli di “Thor” e degli “Avengers” abbiamo imparato a conoscere Thor, Odino, e soprattutto Loki. Ma questi personaggi com’erano descritti veramente nella mitologia originale? Chi difendevano? Quale carattere avevano?
3 Mentre l’inizio del libro è da leggere tutto di filato perché racconta l’origine dei mondi e degli dei, e le loro primissime avventure sono strettamente correlate all’inizio dei tempi, si procede poi con vari episodi che narrano le gesta dei personaggi e che dunque si possono continuare a leggere oppure “sbocconcellare” saltuariamente. La conclusione poi getta uno sguardo sul futuro, ovvero su quello che è previsto succederà con la fine del mondo, il Ragnarock. Ma sarà davvero la fine di tutte le cose?