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(4 / 5) Adulti egoisti e ragazzi che cercano di sopravvivere in un ambiente segnato dall’ipocrisia e dall’individualismo“Il capitale umano” è un libro di Stephen Amidon edito da Oscar Mondadori nel 2008. Personalmente, ho visto prima il film di Paolo Virzì senza sapere che fosse tratto da un libro, e l’ho adorato. Come al solito, quando ho scoperto che dietro c’era un romanzo, l’ho divorato, e non sono rimasta delusa (anche se, a dirla tutta, le caratteristiche grottesche dei personaggi del film non sono così accentuate anche nel libro). Ecco tre buoni motivi per leggerlo:
1 Affronta temi molto attuali, come l’egoismo degli adulti, spinti dallo status quo e dall’ambizione, che si riflette sui figli, costretti a sopravvivere in un mondo ipocrita e individualista.
2 Per il titolo. “Il capitale umano” non è una scelta a caso, forse chi ha studiato economia conosce il significato di questa espressione. Certo, per capire a cosa si riferisce, bisogna leggere tutto il libro.
3 Perché affronta le contraddizioni che legano le classi sociali, a volte anche con esiti fatali. L’ambizione e la voglia della media borghesia di elevarsi a condizioni superiori, il disprezzo misto a invidia delle classi meno agiate. Mi ha ricordato un po’ l’ideale dell’Ostrica di Verga: come l’ostrica vive sicura finché resta avvinghiata al suo scoglio, così l’uomo vive sicuro finché non comincia ad avere smanie di miglioramento.