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Simpaticissimo testo per chi vuole visitare – oltre le convenzioni e le classiche guide – il Giappone
Lo sapete, sono fissata con il Giappone, fatevene una ragione. E dunque, pur senza pianificare un viaggio nell’immediato – ma andrò nel paese del Sol Levante prima o poi, oh se ci andrò – mi sono divorata “I love Tokyo” (edito da Vallardi nel 2017) de La Pina, al secolo Orsola Branzi, storica speaker di Radio Deejay. L’autrice sa il fatto suo: è stata in Giappone 43 volte e dunque, al posto di spiegare ogni cosa a ogni singola persona che le chiede consigli, ha deciso di riversare tutta la sua conoscenza in questo libro.
Non perdo tempo e vi fornisco subito tre buoni motivi per leggerlo:
1 Perché è diverso dalle solite guide turistiche “seriose”, è decisamente pop, ironico, non convenzionale: La Pina – curiosa viaggiatrice – sa benissimo come muoversi a Tokyo, e dunque preparatevi a essere travolti da consigli non solo sulle cose da vedere tassativamente, ma anche e soprattutto sui dettagli che naturalmente più esilaranti sono, meglio è: dai consigli sulla raccolta differenziata (e qui si capisce che gli italiani non si possono proprio lamentare, con l’unica differenza che i giapponesi le regole le rispettano) ai posti più insoliti per fare shopping, dalle espressioni più comuni ai piatti più stravaganti tutti naturalmente da provare, dalle regole del bon ton diversissime dalle nostre ai piccoli e furbi consigli per chi viaggia (dai tipi di hotel alla disponibilità di internet passando per i trucchi per risparmiare). Insomma, tutte quelle raccomandazioni spicciole e curiose che però chi viaggia vuole sapere. Senza trascurare una bella infarinatura di cultura generale nipponica.
2 Perchè La Pina ha un entusiasmo coinvolgente, dettato un po’ dal suo carattere, un po’ dal fatto che lei Tokyo la ama davvero e questo libro è sì una guida, ma anche una serenata nei confronti di questa città che porta nel cuore. Insomma, se volevate visitare Tokyo già prima, questo libro vi convincerà ancora di più. E dunque questo viaggio lo prenotiamo o no?
3 Perché solo il testo non poteva bastare: e allora il libro – oltre ad essere illustrato – ha tanti QR code che, tramite la fotocamera dello smartphone, portano a tanti contenuti multimediali in più, come foto, video, e anche musica. Sì, perché il libro ha anche una colonna sonora, composta da Emiliano Pepe, marito de La Pina. Decisamente originale.