Un nuovo femminicidio in Italia e “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo

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Non si fermano i femminicidi in Italia: l’ultimo – o meglio il primo del 2023, almeno a Genova – appena ieri, il 4 gennaio, dove un uomo di circa 30 anni, professione guardia giurata, ha sparato alla sua compagna di 23, e poi si è tolto la vita.

L’episodio lo abbiamo raccontato e lo stiamo raccontando ancora oggi ora su GenovaToday. Tra le altre cose, ho intervistato Paola Campi del centro antiviolenza Casa Pandora Margherita Ferro che si trova proprio in Valpolcevera, nella zona dell’omicidio-suicidio.

Com’è possibile che ci sia ancora così tanta violenza, specie tra persone così giovani e con tutta una vita davanti, nonostante l’attenzione che si sta cercando di attirare in questi ultimi anni sul fenomeno dei femminicidi? Parlando, l’esperta (l’intervista la potete leggere qui) mi ha fatto riflettere sul fatto che, nonostante il grande lavoro dei centri antiviolenza, necessario e da implementare, dalla società arrivano ancora troppi modelli sbagliati.

Infatti al di là delle belle parole, dei protocolli d’intesa, delle convenzioni, la società riesce a dire fermamente “no” a certi atteggiamenti?

Riusciremo, tra giornalisti, a smettere di scrivere che l’omicida “l’ha uccisa perché l’amava troppo”? Riusciremo a smettere di dare voce a chi dice “sì vabbè ma girava in minigonna, se l’è cercata”? Riusciremo a non invitare più in tv certi personaggi che fanno audience ma danno pessimi esempi? Riusciremo a non fare più spallucce di fronte ad algoritmi che – se di facciata prendono le distanze – di fatto premiano i contenuti più aggressivi rendendoli virali?

Paola Campi mi ha consigliato un libro, che metto nella lista di quelli da leggere e condivido con piacere: “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo, edito da Feltrinelli, forse un po’ datato (è del 2009) ma sempre attuale.

La trama:

Da anni le donne italiane tacciono. Per fortuna non l’autrice de “Il corpo delle donne”. Lei si è ribellata alla dittatura dei media usando per il suo documentario di denuncia le stesse immagini televisive che quotidianamente offendono la dignità femminile. “Perché le donne italiane continuano a sopportare una televisione che le umilia profondamente?” chiede Lorella Zanardo. “Perché le donne hanno silenziosamente introiettato il presunto modello maschile di bellezza e perché le donne italiane accettano di lavorare più di tutte le donne europee?” Attraverso i commenti che le lettrici del blog ilcorpodelledonne.com le inviano, Lorella Zanardo intuisce che il silenzio delle donne è solo nella sfera pubblica, mentre nell’ambito privato sono in atto cambiamenti profondi che la società e la politica non sono in grado di riconoscere.

Dice Lorella Zanardo: “Se con il documentario mi ero proposta di lavorare sulla consapevolezza delle donne, di stimolarla e se possibile di approfondirla, a partire dai danni provocati dalla tv, il libro contempla anche la proposta di un metodo concreto su come educare i più giovani a una visione critica dei media: ‘Nuovi Occhi per la tv’ diventa così un percorso formativo per cambiare, da subito e concretamente”. Più di un manifesto, più della ricostruzione di una stagione di lotta contro l’arroganza televisiva, “Il corpo delle donne” è innanzitutto la storia di una donna che ha finalmente detto basta all’abuso mediatico del corpo femminile.