Festival di Sanremo 2022: tutti i libri (no, non sono solo autobiografie)

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Abbiamo visto, nella serata del 2 febbraio del Festival di Sanremo, l’attrice Lorena Cesarini leggere un brano tratto da “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun.

Ma non è l’unico libro collegato a questa edizione del festival: andiamo a scoprire allora alcuni libri da leggere per avvicinarci di più ai cantanti in gara e agli ospiti dell’edizione appena conclusa, che ha visto trionfare Mahmood e Blanco con “Brividi”. E no, non ci sono solo le ‘solite’ autobiografie. Ecco una lista che consigliamo ai lettori che hanno amato questa edizione del Festival di Sanremo.

“Maimamma” di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista)

ARTISTI IN GARA

Edito da Il Saggiatore, 2021

Quarta di copertina: Lavinia ha trent’anni. Da poco è andata a vivere da sola in una casa ancora vuota, che non sa riempire, in una città dai tratti meridionali che ricorda Palermo, e che forse lo è. A trent’anni è così: la vita sembra fuggire via, nulla si ferma, niente rimane. Lavinia vive tra disillusioni, insonnie, routine, turni di lavoro in un biscottificio in centro, gruppi di amici scomparsi. E come se non bastasse, Lavinia vive negli ultimi giorni della terra. È infatti iniziato un countdown: nel giro di un anno il pianeta, ormai collassato a causa della stupidità umana, rimarrà vuoto (la trama si intreccia con la canzone “Ciao Ciao” portata al Festival, ndr). È in questo momento che Lavinia rimane incinta e si trova ad affrontare un’ulteriore fase della sua vita, forse l’ultima: diventare madre a un passo dalla fine del mondo. Maimamma è il romanzo di Veronica e Dario, per il pubblico La Rappresentante di Lista: due degli artisti più iconici del momento, tra quelli che meglio riescono a raccontare e comunicare cosa significhi esistere oggi, sull’orlo della fine del mondo. Un romanzo che è come la loro musica: sofisticato ma pop, raffinato ma in grado di arrivare a tutti. Un romanzo che parla di amore, di solitudine, di disperazione, di speranza, e, in fondo, di noi, pronti a tutto anche quando ci ritroviamo a un soffio dalla fine. Un romanzo che dà il via a un’altra carriera, a un’altra delle mille incarnazioni di Veronica e Dario.

“Tu non conosci la vergogna” di Drusilla Foer

CO CONDUTTRICE

Edito da Mondadori, 2021

Quarta di copertina: «Da grande vorrei essere come lei, elegan- zissima.» Una piccola ammiratrice mi lusingò con queste parole inventando, a sua insaputa, il titolo del mio primo recital teatrale. E dandomi il motivo per scrivere questo libro: onorare ciò che è indelebile nella mia vita con tutta la tenerezza che ho per me stessa, sperando di intrattenere e, perché no, di ispirare la mia giovanissima fan. Tu non conosci la vergogna racconta i luoghi, gli incontri, i sentimenti. Appunti di memoria sparpagliati e disordinati. Ci troverete un’insospettabile nonna spregiudicata, le notti di fuoco a New York, un amante affettatore di prosciutti, una prozia sonnambula e libertina, una tigre per amica, il teatro, la musica e l’amore. Una vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male. Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile. Ve la restituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di un’anziana signora forse un po’ vanesia.

“Ghettolimpo” di Alessandro Mahmood

ARTISTA IN GARA

Edito da Mondadori, 2021

Quarta di copertina: Quando ha concepito l’album “Ghettolimpo”, Mahmood ha scelto che ogni brano fosse associato a un personaggio, che ogni canzone avesse una forma a cui gli occhi potessero guardare, a partire da Inuyasha, chiaro tributo a Rumiko Takahashi. Il passo successivo è stato realizzare il racconto di tutte le canzoni dell’album proprio sotto forma di fumetto, in collaborazione con la crew di Shockdom, una delle case editrici più all’avanguardia in Italia, nonché editore della rivista “Manga Vibe”, dedicata esclusivamente al Manga italiano.  Il volume, interamente curato da Mahmood, coinvolge quindi alcuni fra i migliori giovani fumettisti e sceneggiatori italiani offrendo un vero e proprio viaggio visivo nella sua anima.

“Nella vita degli altri” di Michele Bravi

ARTISTA IN GARA

Edito da Mondadori, 2018

Quarta di copertina: Quanto c’è di noi nella vita di chi ci sta attorno? Quanto c’è degli altri nella nostra vita? Qual è la distanza che intercorre tra il modo in cui noi ci vediamo e quello con cui gli altri ci guardano?

Domande che riguardano il gioco degli specchi e che prendono forma in questo romanzo, che racconta, con una consapevolezza e una poesia inedite, i temi dell’identità e dell’immedesimazione.

Al piano terra di una palazzina di cemento squadrata e piena di finestroni e di inferriate, c’è la panetteria del signor Bisacco. L’odore del suo pane si infiltra tra le fessure strette dell’intonaco crettato e gli spiragli degli infissi da sostituire, profumando e amalgamando la vita delle persone che abitano il condominio. L’edificio ha cinque piani e accoglie e racconta molte storie. Quella di Angelo, un uomo spaventato che vive la sua passione per la fotografia con gravità e sofferenza. Quella della signora Vera, che viene da Padova ma sogna Parigi e lussi impossibili. Di Achille, un uomo complesso che cerca nel cibo la sua vendetta contro il mondo. Quella della signorina Eco, la cui bellezza nasconde una sottile punta di coraggio verso la Vita.

Cinque storie memorabili che si intrecciano e si rispecchiano tra immagini slegate e suoni sfarinati, descrivendo il caos di un uomo smarrito nelle sue profondità.

Questo di Michele Bravi è un esordio singolare il cui racconto somiglia più a una canzone da leggere a voce alta. Così come suona la sua lingua: ariosa, empatica, immaginifica, ritmica. Un romanzo che racconta il viaggio di un uomo dentro la vita degli altri e degli altri dentro la sua. Storie attorcigliate che si infrangono come uno specchio rotto e che si ricompongono in una progressione di azioni potenti come fucilate al petto.

“Ma la vita è un’altra cosa” di Alessandro Cattelan e Niccolò Agliardi

OSPITE

Edito da Mondadori, 2011

Quarta di copertina: Due amici, davanti all’ennesimo boccale di birra, partoriscono un’idea folle e geniale: girare l’Italia alla ricerca dei protagonisti delle canzoni, per scoprire se esistono veramente e che fine hanno fatto. Si danno la buonanotte con una promessa: “Se domani ci ricordiamo ancora dell’idea, allora partiamo!”. Inizia così un viaggio picaresco su una Clio scassata sulle tracce di Chicco e Spillo di Samuele Bersani, Sally di Vasco Rossi, Anna e Marco di Lucio Dalla, Giulia delle Vibrazioni, Marco di Laura Pausini, Paola di Tiziano Ferro… Un viaggio che li porterà a conoscere il volto umano e sconosciuto che si muove dentro le nostre canzoni più amate. Ma sarà anche un viaggio alla ricerca di loro stessi, in un periodo della vita in cui capire che cosa si è e che cosa si sta diventando è la sfida più difficile e più affascinante.

“Nel mezzo del casin di nostra vita” di Maurizio Lastrico

OSPITE

Edito da Mondadori, 2011

Quarta di copertina: Generazioni e generazioni di liceali italiani hanno violato i sacri versi vergati da Dante, Leopardi, Ungaretti e compagnia poetante, trasformando Virgilio in un Tom Tom o Silvia in una ragazza dai costumi molto liberali. È un giochino facile, quello di parodiare le immortali poesie della letteratura italiana allo scopo di riderci sopra. Ma c’è di che battere le mani davanti alla perfezione stilistica e umoristica raggiunta da Maurizio Lastrico.
Il dantista di “Zelig” è talmente abile da riuscire a strappare la risata del pubblico di prima serata di Canale 5 con un componimento rigidamente strutturato in endecasillabi. Certo, Dante si arrovella sul libero arbitrio e sugli altri grandi dilemmi morali, mentre Lastrico tratta della ricerca del parcheggio sotto casa, di “infratti” con la fidanzata, di visite domenicali dei testimoni di Geova, dei vecchietti oziosi che danno consigli non richiesti, di viaggi last minute con bidone assicurato e di quant’altro rende infernale o paradisiaco il vivere quotidiano.
La brillante alchimia di argomenti bassi e linguaggio alto garantisce una doppia reazione: risata di pancia e stupore dell’intelletto. E questo fa di Lastrico il nuovo fenomeno nel panorama dell’umorismo italiano.
I diciotto canti di Nel mezzo del casin di nostra vita costituiscono la più divertente e fedele parodia della Divina Commedia mai pubblicata, oltre che un libro eccezionalmente comico, altrettanto ben scritto, capace di conquistare anche i lettori più sofisticati.

“Let them talk” di Cesare Cremonini

OSPITE

Edito da Mondadori, 2020

Quarta di copertina: Cesare Cremonini è stato, fino a questo libro, uno dei misteri meglio custoditi della musica italiana. Di lui conoscevamo soprattutto le canzoni, l’ironia e la riservatezza. Perciò Let them talk. Ogni canzone è una storia, è un piccolo miracolo, almeno per il suo (enorme) pubblico. In queste pagine finalmente “si espone”, ma lo fa svelandosi con estro inafferrabile, come nel suo stile. Disseminando la scrittura di indizi, di tessere che a poco a poco compongono il mosaico della sua personalità. Sì, perché il fascino di Cremonini sta anche nelle sue contraddizioni, un bambino introverso fino alle lacrime ma allo stesso tempo accentratore, esibizionista, già votato allo spettacolo: «Inventavo e collezionavo personalità diverse da offrire all’unico pubblico disponibile durante tutta la mia infanzia: la mia famiglia». Una famiglia indifferente alla musica e un piccolo pianista che cresceva ossessionato dalle note fino alla ribellione, al travestimento, alla fuga e al successo improvviso, travolgente. Uno che incontra Leopardi sui colli bolognesi. Che canta l’amore ma dall’amore è sempre fuggito. Infine un uomo che a quarant’anni è una star e mentre ti parla sorride, ma nasconde più di un lato oscuro. E in questo libro li rivela, non per soddisfare la nostra morbosità ma perché è da queste ambivalenze, dal buio dove vivono i suoi demoni contrapposto alla solarità del suo continuo omaggio alla vita, che sono nate le sue canzoni. «Ero felice, è vero. Ma a volte non si ha altra scelta.» Le canzoni, filo conduttore (ma solo apparente) di Let them talk, stavolta parlano loro eccome! Ognuna è la chiave di un mondo, uno scrigno che Cremonini ci apre per farci attraversare le porte di quel mondo, il suo. Fatto di un’attrazione totale verso il lato poetico della vita, di curiosità verso l’ignoto, di grandi perdite e di sogni ritrovati, di libri letti e immaginati, di film visti e interiorizzati, per spiegarci che l’arte è una sola e ci ricorda chi siamo. Il tutto sullo sfondo vivido dei famosi colli bolognesi. Ma non solo, anche delle strade segrete di un’Emilia Romagna divertente, sexy, generosa di forme e tollerante nell’animo. Fertile vivaio di grandi talenti e campioni. Che sapesse scrivere, Cremonini, l’avevamo capito già dalle sue canzoni. Ma qui il cantautore si conferma scrittore. Buon divertimento.

“Tra bandiere rosse e acquasantiere” di Orietta Berti

CO CONDUTTRICE

Edito da Rizzoli, 2020

Quarta di copertina: Oggi, se mi capita di passare per la piazza di Cavriago, mi torna in mente quando andavo ai comizi con la mia mamma, che mi teneva sulle spalle e mi faceva reggere la bandiera rossa, e sento di nuovo l’odore dei petali che spargevo con mio papà sul sagrato di San Terenziano.” C’era una volta una bambina che odiava le bambole, altro che collezionarle come avrebbe fatto poi da adulta. Amava piuttosto stare all’aria aperta con i bambini del suo paese, Cavriago, e combinarne di tutti i colori mentre sua mamma, la Olga, era impegnata a gestire la pesa pubblica: magari rischiando di finire risucchiata in una concimaia, o di annegare in un canale dopo aver sceso un’intera rampa di scale in bicicletta. Poi un giorno quella bambina, l’Orietta, cresciuta in un mondo alla Guareschi tra i comizi del PCI e la messa la domenica, scopre di avere una voce meravigliosa, e incoraggiata dal papà inizia a cantare, e da allora non smetterà più. Come in un film, sulla sua adorata bicicletta pedalerà attraverso cinquanta e più anni di vita, di carriera e di storia d’Italia, vendendo oltre 16 milioni di dischi, partecipando a 13 Festival di Sanremo, lasciando una traccia indelebile nel mondo musicale e in quello televisivo con canzoni e programmi semplicemente mitici. Tra bandiere rosse e acquasantiere è la storia dell’Orietta raccontata per la prima volta dalla sua viva voce, ricca di aneddoti inediti e impreziosita da sedici pagine di fotografie rare.

“Sono ancora vivo” di Roberto Saviano con Asaf Hanuka

OSPITE

Edito da Bao, 2021

Quarta di copertina: Con semplicità e disincanto, attraverso brevi capitoli di una intensità lucida e allucinante, Roberto Saviano sceneggia per la prima volta un libro a fumetti e ne affida i disegni ad Asaf Hanuka per raccontare uno degli aspetti più difficili della propria esistenza: la protezione costante che gli permette di restare in vita. Dipanandosi come un dialogo tra lo scrittore e il disegnatore, il libro racconta con candore un lato inedito del giornalista e scrittore, regalandoci la sua opera a oggi più personale.

“Diario di un ragazzo italiano” di Gianni Morandi

ARTISTA IN GARA

Edito da Bur, 2014

Quarta di copertina: In ogni tappa della sua lunga ed eccezionale carriera, Gianni Morandi ha saputo ispirare nel pubblico un affetto davvero straordinario, al punto che le sue canzoni e la sua immagine da eterno ragazzo sono ormai parte della cultura nazionale. In questa autobiografia intima e appassionante si racconta come artista e come uomo, attraverso mezzo secolo di storia italiana: dall’infanzia vissuta tra le difficoltà – e gli entusiasmi – del dopoguerra ai precoci trionfi musicali negli anni ’60, dalla sofferta crisi degli anni ’70 all’incontro con Mogol, che lo porta a una nuova maturità artistica. Ne emerge il ritratto sincero di un uomo capace di grandi sogni e passioni tenaci, sempre aperto a nuove sfide. Come quando, nel ’97, inizia a correre e finisce per partecipare alla mitica maratona di New York: che altro ci si poteva aspettare da un uomo che ha sempre vissuto “a cento all’ora”?

“Sono io Amleto” di Achille Lauro

ARTISTA IN GARA

Edito da Rizzoli, 2019

Quarta di copertina: Sono nato l’11 luglio del 1990. I miei amici non hanno mai smesso. Sono riconoscente, un angelo mi ha protetto fino a oggi. Quando ho firmato il mio primo contratto, dormivo in una macchina. Sono stato una troia. Sono stato una santa. Sono la solitudine. Sono l’eleganza. Sono la moda. Sono quello che l’ha creata con due stracci. La mia anima, il deserto dei tartari. Sono una popstar, una rockstar, un punk rockerz, uno scrittore bohémien. Sono un figlio di Dio, un figlio di ma’, un ragazzo normale, un miracolato, un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima. Dentro Sono io Amleto c’è tutto l’immaginario di Achille Lauro: un mondo lirico e non convenzionale, le lucide visioni di un’anima forgiata dalla solitudine, dalla strada, dalle droghe. Come tutta la sua produzione, anche questo libro è una prova di creatività che non si lascia intrappolare in nessun modello, e non segue nessuna regola. Con il suo modo unico di usare la parola e lungo inconsueti percorsi narrativi, Lauro ci guida in un viaggio psichedelico, visionario, malinconico e poetico. Ad accompagnarlo, ventitré opere di artisti contemporanei. In un attimo siamo quel bambino silenzioso che sogna di uccidere la Bestia per scappare dal Labirinto, siamo quel ragazzino che si affaccia timido al mondo dei grandi e che fin da subito decide di rompere le regole e infrangere le convenzioni sociali. Ma siamo anche quel giovane uomo che ce l’ha fatta, che ha costruito un impero dalla polvere, che ha sfidato la morte, ha attraversato l’inferno e ha trovato la sua strada nella musica.

“Dentro è tutto acceso” di Emma

ARTISTA IN GARA

Edito da Mondadori Electa, 2016

Quarta di copertina: Dentro è tutto acceso è il primo, attesissimo libro di Emma, che fino a oggi ha preferito raccontarsi unicamente attraverso la musica, con le sue canzoni. Emma – lo sanno bene le sue fan – è una giovane donna schiva, umile e tenace, lontana dai capricci dello star system, con la testa ben piantata sul collo, forte di esperienze non sempre facili e felici che l’hanno maturata e resa migliore. Nel suo primo libro Emma racconta ai lettori il suo mondo e lo fa come piace a lei, in modo personalissimo: una serie di parole chiave per altrettanti capitoli, un racconto dove la parola si alterna alle immagini con fotografie inedite e disegni. Un prezioso regalo che la più amata artista musicale italiana fa con tutto il cuore al suo pubblico.

“7 vite” di Aka 7even

ARTISTA IN GARA

Edito da Mondadori, 2021

Quarta di copertina: “Qualcuno mi sta accarezzando la mano. Non riesco ad aprire gli occhi. Non so dove sono. ‘Ti prego svegliati, Luca’ ora singhiozza. ‘Mamma non piangere. Ora mi sveglio.’ Ma non ci riesco. I miei occhi non si aprono. Deve essere un brutto sogno. Un incubo. Non mi piace sentire mamma piangere. E allora perché non riesco a svegliarmi?” Quando Luca entra in coma ha solo 7 anni. Ci rimarrà per 7 giorni, una settimana che cambierà la sua vita per sempre. Da quando si risveglia è come se fosse rinato, da quel giorno la musica non è più solo la sua passione. È diventata la sua migliore amica, la sua stella polare, il suo sogno. Ed è per questo che negli anni successivi al coma mette tutto se stesso nella musica, anche quando le cose sembrano andare male, quando i coetanei lo escludono dalle loro amicizie o il successo sembra non arrivare mai.

In 7 vite Aka7even racconta chi è Luca, chi è l’artista, il ragazzo partito dalla sua cameretta e che è cresciuto inseguendo la sua passione. Il racconto di una vita, dall’infanzia passando per “X Factor” e “Amici”, e di come la musica lo abbia salvato da se stesso e dal mondo che non sempre lo capiva.

Luca era incompreso perché aveva un sogno e i sogni sono una cosa strana. Sono come farfalle nella pancia e fanno quasi paura perché realizzarli sarebbe bellissimo. A volte sembrano enormi, troppo grandi per poter diventare veri. E forse lo sono. Ma non devono essere mai accantonati perché sognare è l’unica alternativa.

“L’avventura” di Giovanni Truppi

ARTISTA IN GARA

Edito da La Nave di Teseo, 2021

Quarta di copertina: Tra la fine di luglio e l’inizio di settembre del 2020, Giovanni Truppi ha caricato il suo pianoforte smontabile su un camper ed è partito per una manciata di concerti resi possibili dall’allentamento delle restrizioni dopo la prima ondata della pandemia. Cercando di evitare le strade principali e tenendo il più possibile il mare a vista, Giovanni e i suoi due compagni di viaggio hanno percorso l’intero perimetro della costa italiana, dal confine con la Francia a quello con la Slovenia, immergendosi ogni giorno dentro un paesaggio impercettibile o in chiassoso mutamento. Dalle sponde contratte e burbere della Liguria, alla macchia assordante di cicale della Maremma toscana; dai litorali piatti e densi attorno Roma, alla costa del Cilento – quella dell’infanzia di Giovanni – e poi alla Calabria selvaggia, malinconica; da Taranto ad Ancona, superando gli uliveti infiniti della Puglia, la frugalità generosa e quieta dell’Abruzzo, i lidi romagnoli, fino alla curva geografica che rende il nostro mare una faccenda più orientale. Tappa dopo tappa, la costa italiana si delinea come un lento e ineludibile film famigliare dentro le parole semplici ed essenziali con i gestori dei campeggi, i turisti locali, gli amici e i parenti rintracciati lungo il percorso, osservando lo sciamare dei ragazzini sui lungomari e le processioni di santi, gli anziani stretti davanti ai tramonti, i braccianti nei campi e nelle baracche nascoste, le piccole folle illanguidite dal caldo, con le infradito affondate dentro spiagge di tardo approdo e i chilometri addosso verso bagni limpidi e solitari. Giovanni Truppi racconta un’Italia solo apparentemente minore e perfettamente contemporanea, risvegliando una memoria che ci raccoglie tutti, nelle generazioni di ogni estate, e ci sospinge verso il desiderio della prossima a venire.

“Tutti i sogni ancora in volo” di Massimo Ranieri

ARTISTA IN GARA

Edito da Rizzoli, 2021

Quarta di copertina: Quasi sessant’anni di carriera, oltre quattordici milioni di dischi venduti in tutto il mondo, più di trenta album pubblicati a partire dal primo, registrato a soli tredici anni come Gianni Rock. Un Sanremo vinto nel 1988 con una canzone immortale, Perdere l’amore, in repertorio tantissimi brani indimenticabili (da Rose rosse a Se bruciasse la città a Erba di casa mia) e una capacità unica di rivisitare la canzone napoletana restituendole la nuda eleganza delle origini. E tutto questo per restare al solo ambito musicale. Poi la televisione, il cinema, e l’amore di una vita: il teatro (che permette di mantenere con il pubblico “il rapporto diretto, fisico, che avevo durante i concerti”) sotto la guida dei più grandi, da Patroni Griffi a Strehler. Massimo Ranieri è un artista unico, poliedrico, capace di scartare e di sorvolare qualsiasi definizione, mai appagato e mai stanco, felice ogni sera che lo vede sul palcoscenico. Un personaggio amatissimo che, a settant’anni appena compiuti, continua ad avere l’entusiasmo e la curiosità del ventenne, a cercare la fuga in avanti. “Tutti i sogni ancora in volo”, ricco di aneddoti inediti e arricchito da sedici pagine di foto, è il libro della sua vita, un bilancio profondo e mai banale, in magico equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà domani.

“Nata di luna buona” di Iva Zanicchi

ARTISTA IN GARA

Edito da Rizzoli, 2019

Quarta di copertina: Da quando cantava a squarciagola nella casetta sull’albero a Vaglie di Ligonchio, un puntino isolato sull’Appennino tosco-emiliano lontano da tutto e da tutti, Iva Zanicchi di strada ne ha fatta parecchia e, dopo aver esordito su un palco appena ventenne, non si è più fermata. Castrocaro, Canzonissima, dieci Festival di Sanremo, il Madison Square Garden, la celebre tournée teatrale con Walter Chiari, Ok il prezzo è giusto!: Iva ha lasciato un segno indelebile nella storia dello spettacolo e della canzone. E da Alberto Sordi a Marcello Mastroianni, da Federico Fellini a Giuseppe Ungaretti, Mina e Giorgio Gaber, la sua carriera è costellata di straordinari incontri. Unica donna a vincere per tre volte il Festival, Iva non ha però mai tradito le sue origini ed è rimasta, successo dopo successo, una semplice e genuina ragazza “Nata di luna buona”. In questo libro racconta tutta la sua vita con lo stile schietto che da sempre la contraddistingue: un viaggio dall’infanzia a oggi attraverso teneri ricordi, divertenti retroscena ed episodi inediti, con una galleria fotografica con tanti scatti privati.

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