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Recensisco, un po’ in ritardo, il primo libro che ho iniziato a leggere quest’anno: volevo che a inaugurare il 2022 fosse qualcosa di leggero ma non superficiale, qualcosa che riguardasse i miei interessi e che avesse anche una vena ironica, come piace a me. Quel qualcosa l’ho trovato in “Tipi da libreria” di Shaun Bythell (Vallardi, 2021), ed ecco tre buoni motivi per leggerlo:
1 È molto realistico in quanto si tratta di un breve saggio (poco più di 120 pagine) che descrive tutti i personaggi che l’autore – proprietario della libreria dell’usato “The Book Shop” di Wigtown, Scozia – normalmente incontra. Una vera e propria piccola enciclopedia degli appassionati di libri.
2È divertente e sicuramente nell’elenco il lettore potrà ritrovare se stesso. O almeno qualcuno che certamente conosce. D’altronde, tra complottisti, piccoli bibliofili, traslocatori, pensionati barbuti, ‘esperti’, personaggi curiosi e rompiscatole che attentano alla tranquillità del libraio con le loro richieste bizzarre, ce n’è proprio per tutti.
3 È bello che l’autore – pur non risparmiando nessuno con una certa ironia caustica – lasci trapelare comunque anche molto affetto nei confronti di tutti coloro che, con le loro manie, vizi e virtù, fanno parte del variegato mondo degli “Homo legens”, proprio come lui. E come noi. Un piccolo mondo strambo in via di estinzione, e dunque da proteggere. L’autore stesso parla dei suoi clienti come di «sciagurate creature» per poi dire che in quel preciso momento, durante il lockdown, «mi mancano come vecchi amici».