Il grande ritorno della fantascienza sociale: “Le due del mattino a Little America” di Ken Kalfus

Tempo di lettura: 2 minuti

Ken Kalfus è uno scrittore tanto pregevole quanto poco noto in Italia, dove dobbiamo ringraziare la casa editrice Fandango per continuare a pubblicare i suoi libri. Con “Le due del mattino a Little America” (splendida traduzione di Monica Capuani e bella copertina di Antonio Pronostico) siamo di fronte a un’opera che riesce in un’impresa difficilissima: prendere un genere di moda come la distopia e rivoluzionarlo utilizzando la miglior tradizione della fantascienza anni Cinquanta.

La trama, in breve

Di fatto il libro è diviso in due parti. Nella prima conosciamo il protagonista, Ron Patterson che come tanti americani è stato costretto ad emigrare a causa di una feroce guerra civile scoppiata nel paese. In una città straniera affacciata su una baia, Ron vive l’esperienza dello sradicamento e della precarietà di chi emigra dove gli stranieri non sono ben accetti e la politica è pronta ad attaccarli per il consenso. Qui conosce un’altra immigrata, che gli ricorda un’americana della sua città, anche se non lo è. Forse. I due si innamorano ma poi vengono espulsi e fuggono, in due paesi diversi. Nella seconda parte Ron si ritrova in uno degli ultimi posti che accettano gli americani, in un quartiere ghetto chiamato Little America. Qui gli immigrati sono una comunità in bilico tra la solidarietà e la riproduzione del conflitto in patria. Si riformano così schieramenti e milizie, sfruttate dalla politica del paese ospite. Qui Ron finisce in un intrigo pericoloso che ha al centro una donna americana che sembra la sua amata della città della baia. Ma forse non lo è e mentre Ron lotta per il suo futuro deve fare i conti con un passato che non passa con il suo carico di atrocità e rancore.

Tre buoni motivi per leggerlo

Kalfus ha la forza di Margareth Atwood, la sensibilità visionaria di Mohsin Hamid e il senso del racconto di J. C. Ballard e di  Robert Sheckley: tutto insieme. Oltre a questo ci sono altri tre buoni motivi per leggere “Le due del mattino a Little America”.

1È un romanzo con molti livelli di lettura. Si può assaporare per la suspense e la gestione di una trama molto coinvolgente sia per la vicenda di Ron sia per la verità che siamo spinti a voler conoscere di “quello che è successo in America”. Cosa ha scatenato la guerra? Chi ha combattuto e chi sono, a Little America, quelli che erigono un memoriale che porta il nome di una catena di supermercati? Oppure ci si può concentrare sull’inversione di ruoli dove l’americano è l’immigrato, il profugo contro il quale gli altri paesi (mai identificati) erigono muri e mettono in condizione di clandestinità. O leggerlo come un grande romanzo sull’importanza del rapporto con l’altro. In poco più di 200 pagine che si leggono d’un fiato.

2Il vero conflitto rappresentato da “Le due del mattino a Little America” è quello dell’incomunicabilità. La violenza atroce che Kalfus ci fa intravedere attraverso frammenti di memoria e documenti segreti, è una violenza che viene dalle narrazioni, dalla contrapposizione irriducibile dei discorsi. Senza praticamente mai nominarlo, l’autore ci dice quanto velenoso può essere l’odio che mettiamo nelle parole e quanto sia difficile, se non impossibile, restare neutrali quando anche la razza del tuo cane ti identifica in una delle fazioni in guerra.

3La fantascienza sociale degli anni ’50 immaginava il futuro per cogliere le contraddizioni del presente e questo fa Kalfus: scrive un’impeccabile storia di genere portandolo oltre i confini stessi del genere. Anche la patologia del protagonista, che lo rende incapace di ricordare i volti costringendolo a non sapere se le diverse donne con cui sono interagisce non siano in realtà sempre la stessa, è un inganno non solo del corpo ma del tempo. Quando fuggiamo dal nostro passato, conta di più il nostro volto, il nostro nome o la nostra storia? Nel finale Kalfus ci risponde convincendoci definitivamente di essere davanti a un grande romanzo del nostro secolo.

Lusso, ansia e contraffazione:...

Viviamo in un mondo dove i gusti e i...

Tra Dickens, la Sirenetta...

Il secondo romanzo della scozzese Elizabeth Macneal "Il circo...

Derive e burnout del...

"La lavoratrice" della spagnola Elvira Navarro (2019, nell'efficace traduzione...

Il destino del desiderio...

Ci sono romanzi da cui ti aspetti una cosa...

“Il limite invisibile” di...

Con "Il limite invisibile" (Giunti, 2023, nella efficace traduzione...

“Pizza Girl” di Jean...

"Pizza Girl", esordio di Jean Kyoung Frazier (Blackie, 2022,...

Lusso, ansia e contraffazione: “Superfake” di Kirstin Chen

Viviamo in un mondo dove i gusti e i consumi sono dominati dai grandi marchi e la produzione di ciò che indossiamo avviene molto...

Libri da leggere nel 2023: 20 “must have” per affrontare l’anno nuovo

Se vi è piaciuta la nostra guida con i libri che abbiamo più amato nell'arco del 2022, eccoci qui alla classifica dei libri da...

Gialli che passione: 5 libri con cui iniziare il 2023

Ho una tradizione: il primo libro che leggo all'inizio dell'anno è sempre un giallo. E se negli ultimi tempi la scelta era stata quasi...

Il grande successo della serie tv “Mare Fuori”: 3 libri da leggere sull’argomento

C'è una serie tv italiana che in questo momento sta facendo parlare adulti e giovanissimi, prodotta da Rai Fiction, celebrata al recente Festival di...

Tre buoni motivi per leggere la serie del Commissario Gamache di Louise Penny

Tre libri, tre giudizi diversi per una saga che vale 4 stelle "Case di vetro", "Il regno delle ombre" e "Un uomo migliore" sono i...

Tre buoni motivi per leggere “Il segno rosso del coraggio” di Stephen Crane

In questo 2021 Einaudi ha deciso di riaprire una delle sue collane più famose, 'Gli Struzzi', chiusa nel 2008, affidandola a Ernesto Franco, che...

Tra Dickens, la Sirenetta e il bizzarro: “Il circo delle meraviglie” di Elizabeth Macneal

Il secondo romanzo della scozzese Elizabeth Macneal "Il circo delle meraviglie" (Einaudi, 2023, nella impeccabile traduzione di Giovanna Scocchera) è un fantastico caleidoscopio narrativo...

Schegge di paura: tre libri di racconti brevi e brevissimi da leggere ad Halloween

Ci sono molti modi per passare una notte da brividi ad Halloween. Si può andare a una festa in maschera, aggirarsi per il quartiere...

Tre buoni motivi per leggere “La verità sul caso Harry Quebert” di Joël Dicker

Colpi di scena e suspense in un libro in cui nulla è come sembra Questo è un altro di quei casi in cui ho visto...