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Una personalità enigmatica, per alcuni un genio, per alcuni un folle, il pittore Vincent Van Gogh ha intrattenuto per tanti anni una fitta corrispondenza con il fratello Theo, e le sue lettere sono state naturalmente pubblicate (Guanda, 2013).
Sono sfacciatamente di parte perché Van Gogh è il mio pittore preferito in assoluto, e vi racconto in tre punti perché vale la pena leggere le sue lettere:
1 Perché vi si possono trovare il genio, la follia, i pensieri profondi, spesso malinconici e tormentati, altre volte belli, bellissimi, che aiutano a comprendere meglio il carattere di Van Gogh.
2 Perché spesso si pensa di conoscere ormai tutto (o quasi) sulla vita del famoso Vincent Van Gogh. Non è vero. E se vi siete soffermati almeno una volta a sospirare davanti alle meraviglie della Notte Stellata o dei Girasoli, vale la pena approfondire.
3 Perché, nonostante le porte in faccia e le difficoltà, Van Gogh credeva davvero che, per lui, non ci sarebbe stato altro modo di vivere se non seguendo la sua passione. Credeva che i suoi quadri non avessero valore. Oggi il mondo gli è grato per la sua arte. Mai arrendersi, mai.