Tre libri per tutti che ci aiutano a capire meglio il presente

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Quello che stiamo vivendo è un periodo estremamente disorientante da molti punti di vista: viviamo in un mondo in cui siamo bombardati da un flusso continuo di notizie (spesso cattive) che ci causano ansie e apprensioni, da lettori e frequentatori del web dobbiamo imparare a distinguere le fake, la situazione internazionale pare fragile ovunque e infine la pandemia di covid-19 è stata l’ultima “doccia fredda” che ci ha costretti a modificare le nostre abitudini, amplificando le fragilità e le nevrosi della società.

La chiave migliore per capire il nostro presente è forse capirne la storia. Negli ultimi anni in libreria sono comparse alcune proposte interessanti, alla portata di tutti… come piace a me. L’ho già scritto molte volte, trovo assolutamente affascinante (e per nulla facile) l’arte della divulgazione, la sfida di trattare argomenti complessi, di attualità, in maniera semplice e in forma accessibile ma senza perdere profondità.

Ne elenco tre:

1“Migrazioni” di Robin Cohen (Giunti, 2021). È la storia illustrata dei popoli in movimento dalla comparsa degli esseri umani ai giorni d’oggi: bellissima in quanto fa capire – tra grafici, illustrazioni, foto e mappe – che le migrazioni sono sempre esistite, per molteplici fattori. Perché ci si muoveva (e ci si muove)? Per fame, per scappare da guerre e persecuzioni, per conquistare, per commerciare, per esplorare, per lavorare, per studiare e per mille altri motivi che sono ben illustrati. Il libro è bello perché il tema delle migrazioni umane, appannaggio una volta di paleontologi, demografi, geografi e sociologi, esce dal contesto degli studi accademici: Cohen, ex direttore dell’International Migration Institute dell’Università di Oxford, rende l’argomento più “digeribile” a tutti, pur mantenendone la complessità e senza banalizzarlo.

2 “Le 10 mappe che spiegano il mondo” di Tim Marshall (Garzanti, 2017 ma aggiornato in nuove ristampe più recenti). Geografia? Non solo: geopolitica, società, storia, sociologia sono i temi affrontati dal giornalista inglese, per trent’anni corrispondente estero della BBC e di Sky News. Anche qui lo stile è facile e immediato, e l’autore risponde a molte domande in parvenza semplici, in realtà complesse: Perché l’Europa fatica a essere davvero unita? Perché gli Stati Uniti erano destinati a diventare una superpotenza mondiale? Perché il potere della Cina continua ad aumentare? Politica, sì, ma non solo, alcuni di questi stati sono da sempre avvantaggiati (o svantaggiati) dalla geografia: catene montuose, fiumi, territori strategici, e tanto altro. Le risposte a queste domande, e a molte altre, risiedono nelle dieci mappe scelte per questo libro. Qui i tre buoni motivi per leggere “Le 10 mappe che spiegano il mondo”

3 “Q di Qomplotto” di Wu Ming 1 (Alegre, 2021). Wu Ming 1, al secolo Robero Bui, riesce in una delle cose più complicate che esistano: partendo dalla storia di QAnon (se non sapete cos’è potete approfondire qui) affronta questioni complesse ma senza mai banalizzare, e allo stesso tempo senza mai essere oscuro. “Q di Qomplotto”, cartografia della paranoia del nostro secolo, tiene insieme reportage e dialogo filosofico, analisi critica e racconto onirico, autobiografia e pastiche letterario, Wu Ming 1 sgombra il campo da concetti inutili o dannosi e riflette sul ruolo delle fantasie di complotto nelle nostre società. Soprattutto, partendo da QAnon, si arriva a leggende d’odio vecchie di secoli, un fenomeno sempre esistito. Qui cinque cose che si imparano leggendo “Q di Qomplotto”.

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