Ridere fa bene (soprattutto in questo periodo): 7 libri che vi restituiranno il sorriso

Tempo di lettura: 4 minuti

Lo sappiamo, purtroppo da quando è arrivato il coronavirus nelle nostre vite è un momento in cui non c’è molto da ridere o da scherzare. Eppure lasciarsi un po’ andare ogni tanto fa bene al cuore e allo spirito: la risata è segno di allegria, piacere, ottimismo, e non c’è nulla di male nel voler cercare un po’ di benessere e di speranza anche in situazioni buie. Soprattutto se serve a dimenticare anche solo per 5 minuti la pandemia. D’altronde, come si legge tra le righe de “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco, «il riso uccide la paura».

Libri tutti da ridere

Dunque, se possibile, ridiamo, sorridiamo, apriamo i nostri cuori e regaliamo loro un po’ di speranza. Ed è una cosa che si può fare anche con le letture adatte. Ecco allora qualche libro che regalerà una sana risata. Con me e Simone ha funzionato, perché non provare?

“Fantozzi” di Paolo Villaggio

Sapevate che le avventure cinematografiche dell’impiegato più tragicomico d’Italia sono tratte da un libro, anch’esso di Paolo Villaggio? Sono piccoli capitoli, ognuno con un’avventura diversa di Fantozzi, tutti da ridere, da leggere rigorosamente immaginandosi la voce dell’autore che racconta con lo stesso tono utilizzato nei film. Dalla mostruosa signorina Silvani alle improbabili partite a tennis con Filini, dalla signora Pina con i capelli color topo alla contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, una carrellata di personaggi indimenticabili (recensione).

“Che ci importa del mondo” di Selvaggia Lucarelli

Il suo primo romanzo a me ha fatto letteralmente morire dal ridere. Sono le avventure di un personaggio molto simile a lei (qualche anno fa) con le sue peripezie tra un figlio che cresce, le amiche, il lavoro, la ricerca dell’amore e ovviamente i mille imprevisti e le sfighe quotidiane che ci accomunano tutti. Piccoli episodi in cui tutti – anche se i contesti sono diversi – ci possiamo riconoscere, raccontati con un sarcasmo che mi ha fatto letteralmente piangere dal ridere (recensione).

“Bar Sport” di Stefano Benni

Intramontabile, come non ricordarsi la “Luisona” e altre perle che contraddistinguono il Bar Sport. È quel locale che abbiamo tutti nel nostro quartiere o nel nostro comune, quello in cui passa il carabiniere, lo sparaballe, il professore, il tecnnico (con due n), che declina la formazione della nazionale, il ragioniere innamorato della cassiera, il ragazzo tuttofare. Il bar in cui si ritrovano compagnie secolari e in cui fioriscono le leggende, quelle del Piva (calciatore dal tiro portentoso), del Cenerutolo (il lavapiatti che sogna di fare il cameriere), e delle allucinazioni estive.

“Come i Wanderers vinsero la coppa d’Inghilterra” di James Lloyd Carr

È un capolavoro di umorismo inglese. Una bella storia di sport inventata, ma raccontata come se fosse vera, una sorta di versione calcistica e comica di “Davide contro Golia”, con una piccola squadra che riesce a vincere la coppa più importante d’Inghilterra con personaggi imprevedibili e stratagemmi improbabili.

“Una cosa divertente che non farò mai più” di David Foster Wallace

È il capolavoro di comicità e virtuosismo stilistico con cui i lettori italiani hanno conosciuto il genio letterario di David Foster Wallace. Commissionatogli inizialmente come articolo per la rivista Harper’s, questo reportage narrativo da una crociera extralusso ai Caraibi – iniziato sulla stessa nave che lo ospitava e cresciuto a dismisura dopo innumerevoli revisioni – è ormai diventato un classico dell’umorismo postmoderno e al tempo stesso una satira spietata sull’opulenza e il divertimento di massa della società americana contemporanea.

“Good omens. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega” di Terry Pratchett e Neil Gaiman

ìUn altro capolavoro di umorismo, diventato di recente serie tv su Amazon Prime Video. Qui si narra della fine del mondo. O meglio, della profezia dell’imminente Apocalisse che si sta per avverare: le armate del Bene e del Male si stanno ammassando e tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Se non fosse che un angelo un po’ pignolo e un demone che apprezza la bella vita sulla Terra non sono proprio entusiasti davanti alla prospettiva della fine del mondo. Ah, mettiamoci anche che i due nemici-amici si perdano l’Anticristo per strada, e siano costretti ad andarlo a cercare, tra una girandola di personaggi assurdi e situazioni imprevedibili (recensione).

“La cerimonia del massaggio” di Alan Bennett

Ancora umorismo (nero) inglese, ma anche riflessioni su pregiudizi e ipocrisia. Si sa che non c’è nulla di più mondano di un buon funerale. E ancor più se si tratta di commemorare un estinto che, letteralmente, ha avuto per le mani la crème de la crème – ambosessi – di Londra. Allora l’evento può diventare, oltreché mondano, atrocemente intimo. E rischiare da un momento all’altro di sgangherarsi, se uno dei convenuti si alza in piedi per tessere un panegirico dell’anatomia del trapassato (recensione).

“M” di Antonio Scurati:...

Con "M. La fine e l'inizio" è giunta a...

Tre indizi un giallo:...

Come diceva Valerio Evangelisti, scrittore e appassionato sostenitore della...

“Tokyo Sympathy Tower” di...

"Tokyo Sympathy Tower" della giovane Rie Qudan (appena pubblicato...

Addio a Mario Vargas...

Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura nel...

13 Aprile – Presentazione...

Prosegue la rassegna letteraria "Traduzioni" di Tre Buoni Motivi...

“Adolescence” è la serie...

Non ci sono dubbi: "Adolescence", scritta dai britannici Jach...

Tre buoni motivi per leggere “Il segno rosso del coraggio” di Stephen Crane

In questo 2021 Einaudi ha deciso di riaprire una delle sue collane più famose, 'Gli Struzzi', chiusa nel 2008, affidandola a Ernesto Franco, che...

Libri da leggere nel 2024: i nuovi “must have” per affrontare l’anno

Se vi sono piaciute le nostre guide con i libri che abbiamo più amato nell’arco del 2023 e la classifica delle recensioni più lette...

Libri da leggere nel 2025: i nuovi “must have” per affrontare l’anno

Rieccoci con una delle classifiche tra le più apprezzate di Tre Buoni Motivi per Leggere: i libri da leggere nell'anno nuovo! Se vi sono piaciute...

Tre indizi un giallo: “Boccanera” di Michèle Pedinelli

Come diceva Valerio Evangelisti, scrittore e appassionato sostenitore della letteratura di genere (i suoi principali scritti sull'argomento li trovate nel fondamentale "Le strade di...

Resistere a un mondo cannibale: “La vegetariana” di Han Kang

La sudcoreana Han Kang è un'indiscussa protagonista della letteratura contemporanea e molto del suo successo lo deve a "La vegetariana" (Adelphi, 2016 nella efficacissima...

Distopia ma non troppo: “Tokyo soundtrack” di Furukawa Hideo

Lo scrittore giapponese Furukawa Hideo ha scritto "Tokyo soundtrack" nel 2003, ambientandolo nel 2009. Il romanzo è pubblicato in Italia nel 2018 da Sellerio,...

Tre buoni motivi per leggere “La fattoria degli animali” di George Orwell

"La fattoria degli animali" di George Orwell è un grande, grandissimo classico della letteratura britannica pubblicato nel 1945 e diventato famoso a livello mondiale....

“Tokyo Sympathy Tower” di Rie Qudan: il premio Akutagawa sembra un episodio di Black Mirror

"Tokyo Sympathy Tower" della giovane Rie Qudan (appena pubblicato da Ippocampo nella splendida traduzione di Gala Maria Follaco) si è aggiudicato l'importante Premio Akutagawa...

“M” di Antonio Scurati: bilancio di una saga che lascia il segno

Con "M. La fine e l'inizio" è giunta a conclusione il ciclo di romanzi di Antonio Scurati che ripercorrono la storia di Benito Mussolini...