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Crediamo di conoscere bene le fiabe: chi non ha mai sentito la storia della Bella e la Bestia, o Peter Pan, Cappuccetto Rosso oppure ancora Hans e Gretel? Ma quelle che sono arrivate a noi sono davvero quelle della tradizione popolare?
Carlo Lucarelli, scrittore e conduttore tv famoso per occuparsi di misteri e noir, si è occupato del programma “In compagnia del lupo” per Sky Arte, che è diventato poi anche un podcast disponibile su Spotify e un libro edito da Tiwi, che indaga il lato oscuro delle fiabe ma anche la loro vera storia. Ho conosciuto il volume grazie al podcast che mi ha letteralmente conquistata mentre tornavo dalle vacanze estive, e non ho potuto fare a meno di comprarlo.
Quello che emerge sono tre validissimi motivi per rimanere incollati a questo bel libro ricco di illustrazioni:
1 Per rispondere alla domanda di prima, le fiabe che sono arrivate a noi non sono quelle della tradizione popolare: sono state modificate nel tempo, fortemente edulcorate seguendo la sensibilità del tempo, fino ad arrivare al “modello Disney”. Ma dietro a questi racconti (spesso molto più cruenti) ci sono spesso storie vere, ovviamente rielaborate in chiave fantasiosa. A volte una sola storia, a volte più vicende che il tempo e il passaparola popolare hanno riunito. E che è molto affascinante scoprire: sapevate, ad esempio, che la vicenda della Bella e la Bestia con tutta probabilità prende spunto dalla storia di una fanciulla data in sposa un uomo affetto da ipertricosi considerato poco più che un “selvaggio”? O che Barbablù era veramente esistito, e che non prendeva di mira le proprie mogli bensì i bambini? Persone con nome e cognome, la cui storia viene ricostruita e documentata.
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Lucarelli ricostruisce bene le storie dietro le favole e i racconti più famosi attraverso fonti storiche e documenti, con un bel lavoro di ricerca: dietro ad alcune trame, si scopre, ci sono le stesse vicende personali che hanno segnato gli autori (è il caso di Andersen), oppure ci sono casi di cronaca mischiati alla fantasia, giunti fino a noi dopo aver subito influenze e modifiche. Quello che conta però è che ogni fiaba lascia intravedere la costruzione della società dell’epoca: l ruolo della donna, la caccia alle streghe, le usanze nelle corti europee. Testimonianze che è un peccato perdere.
3 Il libro, poco più di 100 pagine e ricco di illustrazioni (disegnate apposta per il libro ma anche testimonianze antiche), è facilmente leggibile e veloce da finire: un vero piacere adatto a tutti i tipi di lettori.
Ps. vi invito a seguire anche il podcast che parla di molte altre fiabe che nel libro non vengono menzionate! Alcune, come Biancaneve, Baba Yaga e Raperonzolo sono davvero interessanti!