Tre buoni motivi per leggere “Dentro l’onda” di Augusto Bandettini Di Poggio

SUL LIBRO

È possibile, in un libro, parlare dell'11 settembre 2001 rivivendo quei terribili momenti, ma parlando anche di speranza?

Tempo di lettura: 1 minuto

Dico subito che con “Dentro l’onda” di Augusto Bandettini di Poggio (Erga Edizioni, 2021) avendo curato io la grafica della copertina e l’editing, ho un rapporto molto stretto. E dunque parlo più da addetta ai lavori che da lettrice, ma cercherò di spiegare ugualmente perché vale la pena leggere questo libro, e perché mi è piaciuto molto leggerlo e a lavorarci sopra.

1 È un romanzo di formazione, parla della storia di un uomo originario degli Usa dall’infanzia all’età anziana, e le sue vicende personali e lavorative sono il pretesto per raccontare (almeno) cinquant’anni di storia americana ed europea, ripercorrendo non solo i principali avvenimenti storici ma anche le mode, le tendenze, gli usi e i costumi e, ultimo ma non ultimo, l’evoluzione di economia e il marketing.

2 Senza paura di spoilerare, dico subito che il libro di apre con la narrazione drammatica dell’11 settembre 2001. L’autore, tramite Richard, rivive quei terribili momenti (e in una delle presentazioni del libro ha raccontato come ha vissuto quell’episodio, nello studio di un cliente che, in diretta, ha visto tragicamente crollare parte della sua azienda), ma non si tratta di un libro dolente. Anzi, direi che è quasi tutto permeato di ottimismo: il messaggio di fondo è che, nonostante le mille avversità della vita, ci si può sempre rimboccare le maniche e, se si hanno abilità e costanza, ricominciare da capo. Se si è stati in grado di seminare bene, nel tempo, alla fine la raccolta sarà buona.

3È bello leggere “Dentro l’onda” per i personaggi, specialmente quelli femminili, spesso molto più forti e determinati di quelli maschili: la madre di Richard, tra le primi imprenditrici donne che lotta per affermare la sua autorevolezza, Bonnie, determinata e decisa, Mary, incostante e volubile, e poi la figlia testarda e ribelle. Insomma, una costellazione di sfaccettature diverse per raccontare oltre cinquant’anni di storia degli Stati Uniti ma anche dell’Europa e, sì, anche dell’Italia.

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