Manga all’italiana: l’esperimento di Einaudi con “Zeroventi”

SUL LIBRO

Una storia divertente e leggera per un fumetto in stile giapponese uscito dalla matita di artisti italiani: così Einaudi inaugura l'esperimento della collana dedicata ai manga

Tempo di lettura: 2 minuti

Iniziamo il 2024 non proprio nel migliore dei modi, con una brutta influenza gastrointestinale che ci ha costretti al riposo forzato per giorni. Ma se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, ci ha lasciato un bel po’ di tempo a disposizione per leggere. E infatti stiamo già preparando una serie di recensioni.

La prima dell’anno riguarda il primo volume della collana “Stile Libero Manga” di Einaudi, il nuovissimo “Zeroventi” di Matteo Bussola ed Emilio Pilliu (2023). Nonostante uno dei primi fumetti che io abbia letto in vita mia, da piccola e in compagnia della nonna, sia stato proprio giapponese – l’amatissimo “Candy Candy” – devo dire che non sono stata una grande lettrice di manga nella mia vita finora: non mi piace il fatto di non trovare una grande varietà di titoli, seppure il genere stia conquistando più spazio soprattutto ultimamente. E poi non mi piace il fatto che, per iniziare le saghe più lunghe, sia un po’ più complicato trovare i primi numeri.

In ogni caso, questi sono criteri totalmente personali.

“Zeroventi”: perché leggere questo “manga all’italiana”

Tornando a “Zeroventi”, il primo (e per ora unico) volume “Nadine e Davide” si legge in una serata. Siccome è una mini-lettura, ecco una mini-recensione. Come premessa dico che sarà interessante vedere se questo esperimento proseguirà, e come.

1 Che strano (e bello) un manga ambientato in Italia! È la prima cosa che ho pensato leggendolo. Già, per tutti coloro che sono abituati ai fumetti (e ai relativi cartoni) giapponesi che ci hanno fatto sognare e avvicinare al Giappone, un manga ambientato a Venezia e con protagonisti italiani, che pensano e agiscono come noi, seguendo codici di comportamento del tutto “occidentali”, è quantomeno strano. Ma è molto bello vedere artisti italiani alle prese con questo genere!

2 È una commedia sentimentale, direi a cavallo tra lo shojo (per ragazze) e lo josei (per donne). Il titolo nasconde il significato della collana di cui abbiamo, per ora, l’unico capitolo di Nadine e Davide: “Zeroventi” indica il tempo di 0,20 secondi che, secondo la scienza, impieghiamo per innamorarci di qualcuno. E infatti è una storia romantica, l’incontro tra due anime ferite che si conoscono per caso: lui in fuga da una verità troppo dolorosa da confessare ai genitori, lei da una storia d’amore sbagliata, e… ma non vi spoilero oltre. La storia è divertente e leggera, certo non dovete aspettarvi troppe giravolte: sono 152 pagine disegnate, non c’è lo spazio per raccontare vicende troppo complesse!

3Il manga è scritto e disegnato da due ottime firme, quella di Matteo Bussola che ha disegnato per tutte le principali case editrici italiane ed estere di fumetti e ha scritto best seller per Einaudi come “Notti in bianco, baci a colazione” e di Emilio Pilliu disegnatore e illustratore che collabora con numerosi editori italiani e americani.

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